Una Fragola al mese – Marzo 2013

Da Strawberry @SabyFrag

Salve gente!

Anche questa volta il solito riepilogo mensile. Cosa è successo a Marzo?

I Libri di Marzo

Altro periodo pienissimo, ancora poco tempo per leggere. Ormai i ritmi degli anni passati me li sogno. Ma guardando da una’ltra prospettiva avere più cose da fare di per sé non è negativo perciò… bando alle chiacchiere questo mese ho letto:

- Mr Gwyn di Alessandro Baricco.  Baricco è Baricco c’è poco da dire. Non sarà il suo libro migliore né la sua storia più memorabile, ma come te le racconta lui le cose è difficile riescano altri. Il suo stile è inconfondibile e le sue storie, sospese da ogni tempo, realtà, mondo, sono capaci di insinuarsi e farsi amare, semplicemente. Come è capitato già in passato, Mr Gwyn mi mancherà un po’ e la sua incredibile storia riecheggerà nella mia mente per un be po’.

- Lady Susan – I Watson – Sanditon di Jane Austen. Il mio proposito di leggere la bibliografia della Austen è quasi giunta alla fine. Mi manca solo Mansfield Park e poi avrò completato il viaggio nel mondo di Zia Jane. Per quanto riguarda questo libro, si tratta di una raccolta composta da lavori minori della scrittrice, giovanili o incompiuti, ma che presentano le caratteristiche tipiche della scrittura austeniana, oltre che le tematiche, forse ancora acerbe, ma inconfondibili.

Acquisti & co. Questo mese la Game of Thrones mania era alle stelle. Così, complici anche i soliti sconti, non mi sono fatta mancare l’acquisto di due volumoni delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di Martin. Si, lo so, pur essendo grande fan della serie, non avevo ancora letto i libri, ma c’è sempre tempo per rimediare. Il primo volume è composto da Il trono di spade e Il grande inverno, il secondo da Il regno dei lupi e La regina dei draghi. Winter is coming…

La velleità femminile del mese

Questo mese mi sono finalmente tolta uno sfizio. Stanca dei mille correttori che mai mi soddisfano e influenzata dalle mille puntate di Clio make up, viste e riviste anche contro la mia volontà perché su Real Time pare che non facciano altro, mi sono decisa ad acquistare Erase Paste, il famoso correttore della Benefit.

Ok costa un po’, ma dà grandi soddisfazioni. Ha una composizione pastosa e all’inizio pare sia difficile stenderlo, in realtà il calore delle dita lo rende malleabile a facilmente applicabile. Il risultato è ottimo, per lo meno sulla mia pelle. Non ne uso grandi quantità ma solo un po’ nei punti strategici e funziona. Inoltre, cosa importante, non mi dà problemi con la pelle e non mi crea allergie e sfoghi cutanei che invece in passato ho sofferto a causa di correttori sbagliati. Insomma i soldi meglio spesi in fatto di make up di quest’anno! Non credo lo cambierò mai…

Faccio cose, vedo gente…

Non amo festeggiare la festa della donna, non tanto per la festa in sé quanto per cosa accade quando certe donne festeggiano questa giornata e quasi me ne vergogno. Comunque a un aperitivo con le mie fantastiche colleghe di master non potevo dire di no, sicura che la serata sarebbe stata ottima. E così tra un giro di lì, un aperitivo di là, ci siamo ritrovate con un bicchiere di vino in un locale ad assistere a una rappresentazione dei Monologhi della vagina, opera nata nel 1996 dall’autrice off-Broadway Eve Ensler e famosi in tutto il mondo. E’ stato davvero un piacere ascoltare questi monologhi nati dalle interviste che la Ensler fece a 200 donne sulle loro idee sul sesso, le relazioni, la femminilità e la violenza sulle donne. Il risultato è una serie di monologhi che divertono, sorprendono, incuriosiscono ma fanno anche riflettere e non lasciano indifferenti come i dialoghi dedicati a stupri  e violenze perpetrate da regimi o alle vittime di quella terribile pratica che è l’infibulazione. Racconti in cui potersi a volte riconoscere e nei quali trovare le mille e una sfumature di ciò che vuol dire essere donna. Consiglio a tutte di partecipare a una rappresentazione dei Monologhi appena ne avrete l’occasione.

La musica che mi frulla in testa

Ok non giudicatemi. Di solito ascolto buona musica. Dico davvero. Ma sono settimane che sono entrata in fissa con queste due song un po’ da bimbaminkia, I know (oggi mi è presa con l’esterofilia), ma che non posso fare  ameno di ballare e canticchiare appena le ascolto. La prima è dei Bastille, gruppo indie rock inglese, e si intitola Pompeii.

Il secondo brano è invece Thrift Shop di Macklemore & Ryan Lewis.

Ok potete prendermi in giro per tutto il mese…

Buon aprile a tutti!


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