Una Fulvia così poco coupé

Creato il 15 dicembre 2010 da Zfrantziscu

Il "leone cipriota" della dr Lo Schiavo, soprintendente
della Soprintendenza di Sassari


di Mikkelj Tzoroddu
Carattere distintivo predominante: una cotta perenne per i Ciprioti - La Nostra Signora della Soprintendenza (la cui ricorrenza va ormai da settentrione e meridione dell’isola), è sempre convinta che i Ciprioti insegnarono ai Sardi la metallurgia del rame. Ella, afflitta da una sorta di obnubilante innamoramento, si permette di affermare ciò, calpestando il più comune buon senso o più seriamente, ignorando, per non aver mai studiato (né tanto meno controllato con quel meticoloso personale puntiglio che si addice a funzionario di normale preparazione) la Preistoria e Storia antica della Sardegna. Infatti, da ormai molti decenni, perfino i bambini non sardi sanno, che i Ciprioti non poterono sfruttare i loro giacimenti di rame, i cui minerali erano delle complesse piriti. Tali minerali non poterono essere lavorati fino al momento in cui, circa il 1400 a.C., furono messe a punto le tecniche necessarie all’arrostimento. Ma, come anche i bambini, stavolta tutti fra essi, sanno, i Sardiani fin da ventidue secoli prima di quella data, sono indiziati d’essere attori della fusione del rame. Purtroppo, la nostra Fulvia che, nonostante il nome, pare non ami l’accelerazione repentina, rimanendo perennemente adagiata sulle sue posizioni, ignora ciò, nonostante sia stipendiata dai Sardi, ormai quasi ininterrottamente, da trentacinque anni. Il fatto desta ancor più grande clamore se si considera che essa, risulta essere addirittura coautrice e persino curatrice del testo ove viene riferita, a più riprese, l’antichissima dimestichezza sardiana con la metallurgia del rame.
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Dal rapporto della Dr Lo Schiavo ai Carabinieri contro Gigi Sanna

Sì caro Mikkelj, al cuore non si comanda. Ricordi quella bella canzone dell'Equipe 84? "Non voglio pensar ma poi ti penso / apro gli occhi e ti penso / ed ho in mente te". La dottoressa Fulvia Lo Schiavo è una brava archeologa ed ha molti meriti e un paio di nei: le piace insultare pesantemente chi osa mettere in dubbio le sue certezze (vedi il rapporto contro Gigi Sanna) e, appunto, ha preso una cotta per i ciprioti. Guarda un po' questo brano del suo rapporto ai Carabinieri di denuncia di quel "ambiguo abituale" di Sanna. Nel suo Sardoa Grammata, egli non attribuisce affatto ai ciprioti i due tripodi di Solarussa, anzi li attribuisce ai nuragici. Ma poteva, chi ha in mente solo Cipro, lasciarsi sfuggire l'occasione di fare un regalo all'oggetto del suo non breve innamoramento? [zfp]

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