«Vuoi la verità, ecco la verità: di sera tutte le statue prendono vita e tocca a me mantenerle all’interno del museo».
Una notte al museo, 2006
È proprio questa la sensazione che si ha non appena si varca la soglia del Museo di Storia Naturale di New York. Una grande sala, con una volta a botte, accoglie i visitatori con una scena di vita giurassica: una madre di Barosaurus è intenta a proteggere il suo cucciolo dalle grinfie di un Allosaurus (il primo era un bestione che raggiungeva le trenta tonnellate, per una lunghezza di ventisette metri, il secondo era un piccolo, ma feroce predatore). Insomma, entrando all’American Museum of Natural History bisogna dimenticare i soliti noiosi animali impagliati: qui tutto prende vita, anche se per finta.
“…lo scheletro di una madre di Barosaurus intenta a proteggere il suo cucciolo dalle grinfie di un Allosaurus…”
Il museo, fondato nel 1869 da A. S. Bickmore e terminato nel 1930, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere: contiene più di 30 milioni di reperti (molti dei quali non esposti) raccolti in oltre 40 sale, distribuite su 4 piani. Il museo stesso, dimenticando per un momento i tesori che contiene, è un’incredibile e massiccia realizzazione architettonica, uno scrigno di sapere che ci fa capire quanto l’essere umano possa essere piccolo. Mentre si sale la grande scalinata d’ingresso che dà su Central Park West, non si può fare altro che ammirare a bocca aperta quell’edificio così imponente e prepararsi ad accogliere tutto ciò che ha da offrire.
“Mentre si sale la grande scalinata d’ingresso che dà su Central Park West…”
Il Museo raccoglie, tra le numerose stanze e i corridoi, tutta la storia del nostro Pianeta. Qui è possibile fare un viaggio nel tempo e nello spazio come accade all’interno del Metropolitan Museum of Art, ma se in quello ad essere esposte sono le lodevoli opere dell’uomo, qui è la Terra, la natura, la vera protagonista. Dalla sala dell’origine dei vertebrati a quelle dedicate ai fossili e ai dinosauri (una delle maggiori attrattive del museo), passando per gli uccelli dell’Oceania e la vita degli oceani, dove una balenottera azzurra, appesa al soffitto, domina la stanza.
“… dedicate ai fossili e ai dinosauri…”
L’area dedicata ai mammiferi e agli animali africani è una delle più spettacolari grazie ai suoi splendidi diorami: gli animali, all’interno delle teche, sono posizionati come per ricreare una scena di vita vissuta e ad arricchire il tutto ci pensa la realistica scenografia. Quindi ecco che lo struzzo cerca di difendere le sue uova, il rinoceronte sonnecchia e le iene camminano nella savana al tramonto.
“…le iene camminano nella savana al tramonto.”
L’uomo non viene dimenticato e, divise tra il primo e il secondo piano, compaiono le aree dedicate alle diverse genti del pianeta: le popolazioni asiatiche, africane, sud americane, quelle della costa nord occidentale degli attuali Stati Uniti e moltissime altre, fino ad arrivare alla sala della biologia e dell’evoluzione umana. Al terzo piano si può ammirare poi la sala dedicata alle popolazioni del Pacifico e ai loro manufatti, primo fra tutti una famosissima testa dell’isola di Pasqua, quella che il film “Una Notte al Museo” (2006) ha reso celebre con la simpatica gag di Scemo-Scemo-Gomma-Gomma.
Con la costruzione del Rose Center for Earth and Space, nel 2000, il museo ha ampliato e migliorato la sezione dedicata alla storia geologica della terra e dell’universo in generale, già ricca con le sale riservate ai meteoriti e alle gemme.
“…la testa dell’Isola di Pasqua…”
Il Museo è leggermente diverso da come appare nel film, ma grazie ai diorami e alle spettacolari esposizioni, la sensazione che tutto, da un momento all’altro, potrebbe prendere vita è costante mentre si passeggia per i corridoi di questo immenso edificio. Una giornata al museo, forse non basta, le guide consigliano di visitarlo in due giorni, io vi consiglio di prendere una delle mappe all’ingresso e di lasciarvi guidare dai vostri passi, secondo il vostro ritmo e i vostri interessi. Dedicategli il tempo che serve, senza correre, lasciatevi trasportare tra epoche e continenti, godetevi la visita come se foste a teatro. Perché alla fine, come sul palco, anche se la vita vera è là fuori, è qui che lo spettacolo della Terra va in scena: davanti a Central Park, nel bel mezzo dell’Upper West Side.
“…davanti a Central Park, nel bel mezzo dell’Upper West Side.”
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MAPPA E INFO
L’American Museum of Natural History si trova sulla Central Park West, nell’Upper West Side, e si estende dalla 77th Street all’81st . Il mezzo di trasporto più comodo è la metropolitana della linea blu (B, C) con fermata local a 81 St-Museum of Natural History, oppure la linea rossa (1) con fermata local 79 St. Per maggiori informazioni su come usare gli autobus e la metropolitana clicca qui.
Il museo è aperto ogni giorno dalle 10.00 alle 17.45, eccetto il Giorno del Ringraziamento e Natale. Il biglietto d’ingresso ha un costo suggerito di 22,00 $ per gli adulti, di 12,50$ per i bambini dai 2 ai 12 anni, e di 17,00$ per studenti ed anziani. L’offerta è a discrezione del visitatore, quindi si può pagare anche 1 $, se si vuole. L’ultima ora di apertura l’ingresso è completamente gratuito.
Per maggiori informazioni, itinerari consigliati ed eventi visitate il sito del museo.
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“L’American Museum of Natural History si trova sulla Central Park West e si estende dalla 77th Street all’81st .”
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