Una gita a Carpi (Modena)

Da Silva Avanzi Rigobello

Il mio week end è cominciato già da ieri: sono i vantaggi della pensione.
Siamo andati a Modena e ci siamo fermati al Mercato Coperto di Carpi a comprare Parmigiano, aceto, dei tortellini e dei ravioli di cui ancora serbavo il ricordo dalla primavera scorsa e qualche salume.
I mercati coperti sono la mia passione, a Verona non ce ne sono e io invece li trovo così affascinanti! Una volta avevamo la Piazza delle Erbe che era un vero mercato alimentare, ma ormai sono rimaste pochissime bancarelle che vendono frutta e verdura e per il resto, dove ti volti non vedi che souvenir di Romeo e Giulietta, riproduzioni dell’arena e numerosi capi di abbigliamento tutti Made in China o se ti va bene a Taiwan. Peccato.
Visito con molto entusiasmo i mercati che offrono prodotti commestibili, perfino all’estero e ne traggo sempre molta soddisfazione, oltre ad acquistare cibi insoliti e golosi.
Amo così tanto viaggiare che ci potrei scrivere un libro, anzi due o tre… ma mi piace anche molto semplicemente zonzonare nei dintorni, magari arrivare fino a Brescia, a Vicenza, a Mantova.
Il tratto di autostrada che abbiamo percorso ieri per me è molto affascinante.
Si comincia avvistando gli aironi cinerini e quelli bianchi che sostano lungo i canali d’irrigazione dei campi, solitari o in gruppi. Se si è fortunati a volte se ne vede qualcuno alzarsi in volo ed è uno spettacolo bellissimo.
Ci sono poi numerosi stormi di colombi che volteggiano tutti insieme, mai troppo lontani dalle solide case coloniche di mattoni che si intravedono sullo sfondo dei campi ben tenuti, coltivati a chissà cosa, che si alternano a quelli appena arati come quadri di Mondrian dai colori naturali e non primari.
Si vedono anche molte gazze che sfrecciano veloci con le lunghe code e la livrea bianca e nera e sempre meno storni, che fino a qualche anno fa sembravano nugoli di maxi-moscerini e oggi invece sono gruppi sparuti e un po’ tristi che si riposano sui cavi elettrici tesi trai i pali della luce.
Ci si accorge che il Po non è lontano quando si cominciano a vedere i pioppeti da entrambi i lati dell’autostrada (che è la Brennero/Modena, a due sole corsie trafficatissime). Ed ecco il fiume.
Certo non è il Mississippi, ma è comunque maestoso e imponente, temibile e silenzioso.
Ieri aveva invaso i campi di destra, dove non c’è l’argine a contenerlo ed era arrivato pericolosamente vicino alla sommità del terrapieno sulla sponda sinistra.
Fortunatamente sono due giorni che non piove…
Ecco, vedete, sembra un viaggio! Invece sono solo una novantina di chilometri che si percorrono in meno di un’oretta.
La ricetta di oggi? Non c’è. Al suo posto un suggerimento: se ne avete l’occasione fermatevi a comprare il parmigiano più buono di tutta la zona e godetevi il panorama di una zona apparentemente priva di vedute interessanti.


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