Compitu re vivi è un blog di prima generazione, caratterizzato da una letterarietà illeggibile su internet, che è un mezzo, come tutti sanno, che crea superficialità, che ha bisogno di una prosa più agile mentre la recensione è essenzialmente un genere di critica legato alla carta e annoia.
Compitu re vivi è destinato a costituire uno spazio di sottomano rispetto alle nuove maniere di pensare a un blog: comitato, padrini portanti dal punto di vista dell’immagine, maggiore aggressività, capacità di incidere in spazi reali…
Compitu re vivi è un blog dove, saltuariamente, si avverte una polemica, un astio che non interessa a nessuno e che “sbanda” verso interessi “altri”.
E poi, insomma, chi te lo fa fare…tutto questo lavoro, questo riferirsi a valori che da tempo non sono di moda, ma che forse non sono stati mai di moda…che, in fondo, tanta notorietà, o riconoscimenti, non te li hanno mica portati…etc…
Personalmente non ho risposte a queste obiezioni, alcune probabilmente sensate e pragmatiche. Quello che so è che Compitu re vivi, malgrado i vari tentativi nel tempo, è, e rimane, uno spazio personale, che non deve nulla e niente a nessuno, quindi probabilmente soggetto agli umori, umanissimi, del gestore. Un blog che, certo, come altri spazi, magari un giorno scomparirà dalla rete – basta solo un clic – senza che qualcuno ne celebri il funerale o si strappi i capelli. Nessun potere, quindi, nessun presenzialismo, nessun baratto, solo la purezza del gesto, di un fare senza giustificazioni. Quindi, per adesso, si continua a tirare la carretta, per amore delle cose belle che, se non vengono mostrate, non splendono. E per rimanere in contatto con qualche amico vero e disinteressato…vedi immagine.
Sebastiano Aglieco