Audio del post
Meraviglie culinarie (di Ceneredirose)
Non vedo mani alzate, in compenso intravedo sorrisi sul volto di chi sta leggendo.
Ottimo: Alice dal suo mondo incantato ringrazia e s’inchina.
Di parole su “Alice nel paese delle meraviglie”, di Lewis Carroll ne sono state scritte tante, tantissime: è stato analizzato dal punto di vista linguistico, matematico, psicoanalitico.
Ma c’è un aspetto spesso sottovalutato che pervade tutto il libro, ed anche il suo seguito “Dietro lo specchio”, che è quello del cibo. Il cibo è dappertutto, è animato, è avventuroso, prende forma di farfalla o di libellula, è vicino eppure inafferrabile, si rifiuta di essere mangiato, fa crescere a dismisura o rimpicciolire come formiche. E’ parte integrante della narrazione alla stessa stregua dei personaggi universalmente conosciuti e acclarati.
Di questo argomento tratta in maniera appassionante un piccolo volume intitolato “La tavola delle meraviglie” di Cristina Caneva, che alterna citazioni dai libri di Carroll, interpretazioni e opinioni dell’autrice e…ricette.
Ricette, si, alcune dai nomi fantasiosi e colorati ispirate alle avventure che Alice vive nel paese delle meraviglie, o ai personaggi in cui s’imbatte; altre, più semplicemente, patrimonio della “più autentica tradizione culinaria britannica, troppo spesso – e a torto! – svalutata” (cit. dalla quarta di copertina).
Qualche esempio:
Budino di panfarfalle
Vellutata di frutta BEVIMI
Mostarda azzuffa baruffa
Tartine della Regina di cuori
e via dicendo.
A me vien voglia di provarle tutte. Meglio se sdraiata su un prato all’ombra di un albero, con una tovaglia a scacchi rossi spiegata davanti e un libro in mano.
(Non é sembrato anche a voi di veder passare di corsa un coniglio bianco?)
Alice nel paese delle meraviglie e Dietro lo specchio, di Lewis Carroll
La tavola delle meraviglie, di Cristina Caneva – Il leone verde Edizioni
A presto,
Ceneredirose