Ecco dunque la sequenza della lezione per quanto riguardava la sbarra e l’adagio al centro:
Breve inchino e Plié: Preludio in Fa minore BWV 881 (Das Wohltemperierte Clavier, II libro) che vi propongo in questa assorta interpretazione di Friedrich Gulda.
Tendu e Jeté: Fuga in Do minore BWV 847 (I libro), di nuovo nella concentrata interpretazione di Gulda (preceduta dal preludio).
Rond de jambe: Preludio in Do diesis maggiore 872 (II libro), nella delicata esecuzione di Hélène Grimaud.
Fondu: Preludio in Mi maggiore 854 (I libro), qui nell’interpretazione di un Vladimir Ashkenazy molto giovane…e davvero poco originale.
Frappé: Preludio in re minore BWV 875 (II libro) eseguito da Glenn Gould, che qui non fa tanto il matto, adottando un tempo d’esecuzione credibile senza perdere la consueta sonorità morbida e gentile (notate le bellissime foto del grande – e altresì bellissimo – pianista scorrere nel video).
Rond en l’air: Preludio in La bemolle maggiore BWV 862 (I libro), proposto da Valery Afanassiev, in un’esecuzione risoluta e quasi “marziale” (nel senso barocco del termine), che ho scelto perché è l’unico interprete ad avere il coraggio di adottare davvero un tempo barocco, tra l’altro non lontano da quello adatto al passo di danza. Ma anche la versione di Richter è graziosa (benché io non riesca più, e da tempo, ad ascoltare gli abbellimenti realizzati dalla nota reale…).
Petits battements, poi Grands battements e corsa al centro: Preludio in do minore BWV 881 (I libro) nell’idea di Glenn Gould, meno atletica rispetto a tanti suoi colleghi; ma anche quella di Afanassiev è interessante.
Adagio al centro: Preludio in sol minore BWV 861 (I libro) suonato dal tenero Glenn Gould, ma perché non anche da Rosalyn Tureck, pur con il suo fraseggio romantico.
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