I Contenuti
L'arrivo di una lettera con la data di cinquant'anni prima e l'indirizzo di un castello del Kent risveglia i ricordi di Meredith, e soprattutto le domande della figlia Edith. Quali segreti le ha nascosto quella madre all'apparenza così fredda? Che legame ha con quell'inquietante dimora? Alla ricerca di risposte, Edith risalirà indietro nel tempo, alla Seconda Guerra Mondiale, quando sua madre era una ragazzina di tredici anni sfollata da Londra nel Kent. Testimone, all'ombra del castello, di una tragedia nata dalla sete di vendetta e dalla gelosia. Una tragedia rimasta segreta e senza giustizia. Fino a oggi.
La Recensione
Questo libro rientra nella categoria "molto rumore per nulla": si avvia in modo intrigante per poi rivelarsi un racconto con qualche pregio ma, nel complesso, abbastanza innocuo, tanto che le 560 pagine che l'autrice gli dedica risultano decisamente troppe. I tratti sono quelli tipici della gothic novel: un antico castello in decadenza, tre sorelle che nascondono più di un segreto, l'ombra della follia che si allunga da un passato ritenuto ormai sepolto fino ai giorni nostri. E' proprio il passato a bussare all'improvviso alla porta di Meredith, nelle vesti di una lettera che arriva a destinazione con 50 anni di ritardo. L'emozione che questo evento suscita i Meredith è tale da scatenare la curiosità della figlia Edith, una giovane editrice che con la madre vive da sempre un rapporto conflittuale. Decisa a scoprire qualcosa di più sul passato della madre, Edith avvia di nascosto una personale indagine che la porta ben presto a conoscere Seraphina e Persephone Blythe, due anziane sorelle che da anni vivono in quasi totale isolamento nel castello di famiglia, prendendosi cura della sorellastra Juniper, mentalmente instabile. E' da subito evidente che la follia di Juniper è legata ad eventi terribili avvenuti mezzo secolo prima, quando la madre di Edie, allora bambina, era stata ospitata nel castello come rifugiata di guerra. Il problema è che ciò che si cela nel passato delle tre sorella Blythe è un po' un "segreto di Pulcinella" che l'autrice si affanna a nascondere sotto pagine e pagine di descrizioni ridondanti e i frequenti cambi di nel punto di vista nella narrazione, che aumentano in modo incontrollato verso la fine del romanzo. L'intento probabilmente è quello di aumentare la suspense ma l'autrice confonde i colpi di scena con dei pretestuosi cambi di argomento, generando così l'impressione che stia cercando di allungare il brodo il più possibile. Va detto che stilisticamente la Morton è molto dotata, l'utilizzo delle parole è estremamente evocativo tanto che l'atmosfera di inquietudine che aleggia attorno a Middlehurst Castle è perfettamente ricreata ed è all'altezza dei più famosi esemplari di romanzo gotico. Manca la stessa attenzione verso la trama e i personaggi che, per quanto ben caratterizzati, risultano un po' scontati: la libraia timida, la mamma fredda, la gemella autoritaria e prevaricatrice e quella mite e sottomessa. In conclusione un romanzo medio, non da bocciare ma che nemmeno suscita un entusiasmo tale da giustificare la grande popolarità internazionale dell'autrice.
Articolo di Valetta
Dettagli del libro
- Titolo: Una lontana follia
- Titolo originale: The distant hours
- Autore: Kate Morton
- Traduttore: A.E Giagheddu
- Editore: Sperling & Kupfer
- Data di Pubblicazione: 2011
- ISBN-13: 9788820050443
- Pagine: pagine 566
- Formato - Prezzo: Copertina rigida - euro 18,00