Una manciata di gioia

Da Bartleboom
Mentre tornavamo da una cena fuori per festeggiare il compleanno dell'ometto grande, c'era quello che Pil'njak avrebbe chiamato un crepuscolo giallo, con il profumo caldo e dolciastro dei tigli in fiore dalle nostre parti.
E' stata una bellissima giornata, mi dice l'ometto, con quel sorriso timido, gli occhi che diventano due ellissi sorridenti. Con i regali, il calcino così sospirato da tempo, e la candelina da soffiare, e la mattina la canzoncina degli auguri cantata dai compagni dell'asilo.
C'è una sorta di riservato, timido approccio che questo bambino ha nei confronti delle grandi gioie, di quelle che lo vedono protagonista. Di quelle che si attendono tutto l'anno.
Come se poi abbassare lo sguardo, mentre gli occhi degli altri gli stanno addosso, e il suo sorriso si fa imbarazzato, lo aiutasse a trattenere quella manciata di gioia tutta per sé, stretta nel pugno.