Una mattina di ottobre di Virginia Baily

Creato il 10 gennaio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

In uscita il 14 gennaio 2016

In libreria dal 14 gennaio Una mattina di ottobre di Virginia Baily. Il titolo di punta delle edizioni Nord per il nuovo anno, già molto apprezzato in Inghilterra, prende la mosse dal rastrellamento del ghetto di Roma, nel 1943. Un solo istante può segnare per sempre il destino di una persona. Uno sguardo può comunicare ciò che le parole non possono dire. Una mattina di ottobre può essere l’inizio di una nuova vita. Una donna salva un bambino, e per tutta la vita dovrà fare i conti con le conseguenze di quel gesto.

Roma, 16 ottobre 1943. L’alba color acciaio è fredda come la pioggia sottile che si deposita silenziosa tra i suoi capelli e le scivola lungo il collo. Chiara Ravello però ha smesso di farci caso nell’istante in cui si è inoltrata nel quartiere ebraico. Ha come la sensazione che quei vicoli siano stati svuotati di vita e non rimanga che l’eco di una sofferenza muta. Quando sbuca in una piazza, Chiara vede un camion sul quale sono ammassate diverse persone. Tra di esse, nota una madre seduta accanto al figlio. Le due donne si fissano per alcuni secondi. Non si scambiano nemmeno una parola, basta quello sguardo. Chiara capisce e, all’improvviso, incurante del pericolo, inizia a gridare che quel bambino è suo nipote.

«Chiara la sta fissando, e lo sguardo inquieto della donna la trova. Senza distogliere gli occhi da quelli di Chiara, si china e stacca le dita dl figlio dalla manica del suo cappotto, spingendolo via. Chiara guarda il bambino, poi di nuovo la donna sul camion, quindi ancora il bambino. È l’unico della famiglia coi capelli lisci. Poi ecco che Chiara si fa strada verso il piccolo assembramento. “Mio nipote! Quello è mio nipote!”»

Con sua grande sorpresa, i soldati fanno scendere il piccolo e mettono in moto il camion, lasciandoli soli, mano nella mano. Roma, 1973. Sono passati trent’anni dal rastrellamento del ghetto di Roma, e all’apparenza Chiara conduce un’esistenza felice. Abita in un bell’appartamento in centro, ha un lavoro che ama, è circondata da amici sinceri. Tuttavia su di lei grava il peso del rimpianto per quanto accaduto con Daniele, il bambino che ha cresciuto come se fosse suo e che poi, una volta adulto, è svanito nel nulla, spezzandole il cuore. E, quando si presenta alla sua porta una ragazza che sostiene di essere la figlia di Daniele, Chiara si rende conto che è arrivato il momento di fare i conti con gli errori commessi, con le scelte sbagliate, con i segreti taciuti troppo a lungo. Perché solo affrontando il proprio passato potrà finalmente trovare la forza di riannodare i fili di quel legame stretto una fredda mattina di ottobre del 1943…

Una mattina di ottobre parla di quegli istanti che decidono il nostro destino. Istanti in cui ci dimostriamo più forti o più deboli di quanto non immaginavamo. Eppure il romanzo di Virginia Baily ci ricorda che il vero coraggio risiede nel vivere giorno dopo giorno con le conseguenze delle nostre azioni. Perché se impariamo ad accettare il passato, il futuro sarà sempre un passo davanti a noi, prodigo di sorprese.

«Un romanzo coraggioso, profondo, coinvolgente. Proprio come deve essere la letteratura.» The Guardian

«Un romanzo intenso e commovente.» The Bookseller

«Un’autrice di grande talento e dalla voce inconfondibile.» The Observer

«Il racconto emozionante di un amore materno in grado di superare ogni ostacolo.» The Sunday Times

«Uno sguardo originale su un periodo sempre di grande attualità.» Independent

«Un affresco imperdibile sul valore dei rapporti umani.» Kirkus

«Un susseguirsi di scene indimenticabili. » Daily Mail

«Tocca le corde giuste nel cuore dei lettori. » Daily Express

«Originale, toccante, misterioso, affascinante: ha tutto ciò che si può desiderare da un grande romanzo.» Libraio Waterstones

Virginia Baily è nata e cresciuta in Inghilterra, dove ha conseguito un dottorato in Letteratura inglese ma ha vissuto per diverso tempo a Roma, imparando a conoscere la lingua, la storia e la cultura del nostro Paese. Attualmente vive a Exeter, nella regione del Devon, e dirige la rivista Riptide, che seleziona e pubblica racconti dei migliori scrittori esordienti inglesi.




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