Una medaglia incredibile

Creato il 14 febbraio 2014 da Newebsolutions

Foto Fisi

“Credo sia una medaglia incredibile”. Sono le prime parole di Christof Innerhofer dopo la medaglia di bronzo conquistata oggi alle Olimpiadi di Sochi nella Supercombinata Maschile.

Il ventinovenne finanziere di Gais, argento nella discesa di domenica scorsa, è riuscito nuovamente a salire sul podio con una strepitosa manche in slalom (dove ha registrato il terzo tempo) che gli ha permesso di risalire dall’ottavo posto della discesa in una mattinata in cui per sua stessa ammissione non era riuscito a trovare il ritmo giusto su una neve ben diversa da quella trovata in discesa, dovuto all’innalzamento delle temperature.

“Ho fatto pali solamente quattro giorni negli ultimi due anni – ha raccontato Innerhofer -. Al cancelletto di partenza dello slalom mi sono presentato senza alcun assillo e particolarmente rilassato, perchè avevo visto che molti specialisti dei pali stretti erano molto bene in discesa e partivano sicuramente favoriti”.

Tra i pali stretti è volato veloce che mai lo si era visto in passato, recuperando posizioni su posizioni grazie anche all’uscita del favorito Alexis Pinturault e della manche incolore di Bode Miller.

“Quando ho visto che sarei salito sul podio non potevo crederci, ringrazio Ante Kostelic (papà-allenatore di Ivica, medaglia d’argento) per avere disegnato una manche che mi ha favorito”.

Era dalle Olimpiadi di Albertville del 1992 che uno sciatore italiano in campo maschile non riusciva a vincere due medaglie. Allora fu Alberto Tomba a conquistare l’oro in gigante e l’argento in slalom, mentre Josef Polig e Gianfranco Martin furono gli ultimi azzurri ad andare a podio nella specialità sempre nell’edizione francese di quell’anno, anche se si trattava della combinata vera e propria con la classica forma della discesa e le due manches di slalom.


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