Una migrazione alla frutta

Creato il 12 marzo 2014 da Egosistema

Ebbene, 8 mesi sono trascorsi, 8 mesi dalla mia dipartita alla mia ricomparsa su questo angolo dell’Ego, che vedono di nuovo me come editore, e NORULLO come intrattenitore.
Ah a proposito, penso se la sia un po presa per la sua ultima caduta d’immagine BUAHAHAHAHAHAHA…

Eh si, un sacco di avvenimenti hanno caratterizzato questi ultimi mesi, Letta che da le dimissioni, Renzie/Fonzie che si da tanto da fare per non finire come i suoi compari, ed io che passo ad iPad Mini Retina

OH!!

MY!!

GOD!!

Un iPad ? Ma hai perso anche l’ultimo neurone che ti era rimasto ? Hai idea di quello a cui sei andato in contro ? EH…EH ?????

AAAAAAAAAAAAAAH!!!

STOP!!!

Partiamo dall’inizio di questa spinosa situazione…
Come molti di voi sapranno, ero possessore di un Nexus 7 2012, con il famoso Tegra 3 edizione carrucola senza ruote.
Si in effetti con i dovuti accorgimenti (Cyanogen) funzionava a dovere, o quasi, infatti nonostante l’ottima fluidità, quando gli girava male gli impuntamenti erano inevitabili.
A parte questo piccolo particolare, credo anche che un po tutti abbiamo attraversato la fase KitKat (detta anche 4puntoebasta), che come ben sapete ha sminchiato la maggior parte delle rom, che fino alla 4.3.1 erano perfette, rendendole nei primi mesi di vita un covo di crash per Play Store e processi annessi.
Quindi nulla più mi relegava all’utilizzo di quello che era nato come dispositivo sull’orlo del burrone (si può dire che questo dispositivo mal sopportò la disfatta della 4.1), quindi bene, si dia il via alla scelta di un nuovo tablet…
Di li a poco iniziai a capire il perchè di quel leggero ed insistente dolore sotto la cintola.
Infatti fuori dal piccolo mondo del comune utente, c’era una giungla di piaghe bibliche e fan rincoglioniti, che provenivano da ogni angolo aziendale.
Tutti uniti per un unica causa, farmi girare le gonadi (stronzi si, ma a tempo debito)
Così decisi che era arrivato il momento di chiudere bottega, e di seguire il verbo del “chi fa da se fa per tre”.
La scelta ricadde dunque su una manciata di esemplari (si in origine non era contemplato l’acquisto di un iPad), in ordine:

  • Kindle Fire HDX 7;
  • Asus VivoTab Note 8;
  • LG GPad 8.3;
  • Nexus 7 2013.

L’HDX mi convinse quasi subito, ma fra l’impossibilità nel poter effettuare il root, e l’os che di base era anche più limitato di iOS, desistetti, nonostante lo schermo IPS da molti elogiato e la mancanza del GPS che non mi interessava.
Alchè mi interessai al CES2014, e quindi all’Asus VivoTab Note 8, ALLELUHIA!!! Finalmente un device con tutta la versatilità delle istruzioni x86, e con una bella dotazione hw a bordo, e soprattuto con display ful…hd da 1280×800…

…MA VAFF…

A che pro vantare una macchina di tutto rispetto, con Atom quad-core e digitallizatore Wacom, se poi si finisce per piazzarci su un semplice pannello hd ?
Vabbè. magari LG mi convincerà, quindi munitomi di Chrome e di video di Galeazzi (ammazzatemi), mi guardai la recensione del GPad, eh…si, alla fine il mio timore si concretizzo, difatti il GPad si rivelò essere della stessa pasta del dispositivo di cui mi volevo sbarazzare, almeno per ciò che concerne il mio maggior utilizzo quotidiano, ovvero la navigazione, che li pareva fosse uscita da una seduta di alcolisti anonimi.
Quindi iniziai a farmi 2 conti circa le reali possibilità del GPad, che nel video di Galeazzi erano state diciamo eclissate, e cioè il cambio delle app stock soggette a lag, ciò tuttavia mi portò ad una conclusione tutt’altro che scontata, infatti in un versus 5S/N5 (guardato per puro fancazzismo), balzò subito all’occhio un particolare di Android.

Per chi fosse interessato al versus in questione, il test browser inizia dal minuto 8:00

Ovvero la reattività del touch, che per chi non lo sapesse, in navigazione riguarda particolarmente lo Scrolling ed il Pinch/Pan, i quali risultavano essere maggiormente fruibili (almeno dal mio punto di vista) su dispositivi Windows ed iOS, e stranamente anche su Note 3 (zampino di Samsung ? Bah…) ed affini (che non ho mai avuto l’occasione di provare).
Presi quindi l’unica decisione possibile data la situazione, ovvero l’acquisto di un iPad, che con il Mini Retina mi convinse totalmente, dato che la versione wi-fi da 16gb costava 389 euro (decisamente abbordabile come prezzo).
E’ tuttavia indubbio che se da una parte la reattività del touch migliori di molto l’utilizzo del dispositivo, dall’altra ci si mettono le limitazioni tipiche di iOS, come ad esempio il multitasking, che costringe ad un refresh delle app in caso di inutilizzo, o alla mancanza di un file manager e di un gestore pacchetti degni di nota, ma come si dice, ad ognuno i suoi compromessi.


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