Una Notte al Museo

Larry è il classico sognatore. Pieno di idee e con la voglia di sfondare ma... ovviamente, senza successo. Separato, vede il figlio una volta ogni quindici giorni, ci passa il weekend volentieri ma, spesso, il figlio gli parla del suo secondo papà, con un lavoro fisso e che da stabilità alla sua nuova famiglia. Larry, allora, per non deludere le aspettative del figlio, che comincia ad avere poca fiducia nel padre squattrinato, decide di trovarsi un lavoro stabile e accetta il lavoro di guardiano al museo di storia naturale. Il lavoro, di per se, sembra facile. Chiuse le porte, Larry deve seguire scrupolosamente un manuale che gli viene fornito dai tre vecchi guardiani ma... quando però il Sole tramonta, tutto prende vita. Il Tirannosauro all'ingresso si sveglia e gli corre incontro, lui scappa e dopo vari corridoi dove incontra di tutto (tra cui una statua dell'isola di pasqua che gli chiede una gomma da masticare), finisce nella sala dedicata ai leoni...
Non vi svelo altro perché rovinerei la sorpresa a chi è intenzionato a vederlo e... con tutto il cuore, lo consiglio proprio a tutti. Una Notte al Museo è spassosissimo. Pieno di trovate sorprendenti e con un doppiaggio fuori dal comune. I legionari romani che cercano di conquistare tutta la sala dei Diorama e in eterna lotta con i cowboy, la loro parlata in romanesco... solo quello vale il prezzo del biglietto ma, dietro c'è anche una storia. L'amore di un padre per il figlio, un furto di destrezza al museo fatto da personaggi insospettabili, una ragazza che non riesce a finire la propria tesi e che, troverà il giusto spunto proprio nel museo... insomma, un intreccio di storie immerse nel mondo surreale di un museo che prende vita ogni notte, da cinquant'anni, a causa di una tavola egiziana arrivata nel 1952 dal museo inglese. Bello, bello, bello! E ancora più bello quando compare il direttore del museo che... beh, se conoscete THE OFFICE... ho già detto tutto!
Spassoso, esilarante, ben fatto e recitato con cura. Il cast non è da meno. Non elenco i nomi perché troppi e comunque, tutti famosi. Merita di essere visto a Santo Stefano.
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