Premio Nobel 2011 per la Letteratura Tomas Tranströmer:---- Una notte d’inverno ------------------------------------------------------------------------------------- La tempesta poggia la sua bocca alla casa e soffia per emettere un suono. Dormo inquieto, mi giro, leggo il testo della tempesta assopita. Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio e il temporale mugola per lui. Entrambi amano le lampade che dondolano. Entrambi sono a metà strada dal linguaggio. La tempesta ha mani infantili e ali. La carovana si lancia verso la Lapponia. E la casa avverte la sua costellazione di chiodi che tiene insieme le pareti. La notte è immobile sul nostro pavimento (dove tutti i passi attutiti riposano come foglie affondate in uno stagno) ma fuori infuria la notte! Sul mondo passa una piú grave tempesta. Poggia la sua bocca alla nostra anima e soffia per emettere un suono – temiamo che la tempesta soffiando ci svuoti.
Premio Nobel 2011 per la Letteratura Tomas Tranströmer:---- Una notte d’inverno ------------------------------------------------------------------------------------- La tempesta poggia la sua bocca alla casa e soffia per emettere un suono. Dormo inquieto, mi giro, leggo il testo della tempesta assopita. Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio e il temporale mugola per lui. Entrambi amano le lampade che dondolano. Entrambi sono a metà strada dal linguaggio. La tempesta ha mani infantili e ali. La carovana si lancia verso la Lapponia. E la casa avverte la sua costellazione di chiodi che tiene insieme le pareti. La notte è immobile sul nostro pavimento (dove tutti i passi attutiti riposano come foglie affondate in uno stagno) ma fuori infuria la notte! Sul mondo passa una piú grave tempesta. Poggia la sua bocca alla nostra anima e soffia per emettere un suono – temiamo che la tempesta soffiando ci svuoti.