Una nuova economia

Creato il 15 dicembre 2012 da Renzomazzetti

Lampedusa,grazie Antonella.

Tutto ciò che accade sulla Terra non dipende solamente dall’inesorabilità della forza della natura che produce e riproduce le cose, ma dal concorrere dell’azione dell’uomo, perciò anche l’uomo può cambiare il proprio destino. Non possiamo comportarci con la natura come ci siamo sempre comportati nel passato e ci comportiamo nel presente; dobbiamo abbandonare il nostro agire con la mentalità dei conquistatori per conseguire la matura saggia consapevolezza che tutta la Terra è la splendida casa nostra da vedere, capire, amare; che tutti gli esseri viventi sono eguali e nelle rispettive forme visive e non di presenza devono essere percepiti, visti, capiti, amati. Sostituire l’ideale della crescita con quello della sopravvivenza, della giustizia e della convivenza rispettosa e armoniosa con l’ambiente con tutti i suoi esseri viventi è l’unico fattore per la salvezza dell’umanità. L’orrore del libero mercato del capitale che con la concorrenza è un sistema di sterminio (difatti viene affermato che questa è una guerra), è diventato anche lo strozzino degli Stati e toglie la sovranità ai popoli, con il diabolico gioco delle borse e il ricatto degli interessi e dei differenziali. Questa è una questione veramente vitale, pertanto è indispensabile concretamente e seriamente iniziare a rimediare con il divieto di impiegare gli utili provenienti dalle attività del lavoro nelle attività finanziarie e nei giochi di borsa. Le Istituzioni, distogliendo dalla pubblica utilità l’impiego di proprie risorse unitamente alle aziende produttive quotate in borsa, hanno dato inizio alla costruzione e affondano la profondità del famigerato baratro. Il denaro non deve più esistere nel ruolo degenerato di oppressore dell’uomo; trasformiamo la sua funzione affinché diventi lo strumento neutro facilitante i rapporti economici negli scambi fraterni tra libere persone. (Ricordo da un racconto di Tirella).

[ Cerca: EVVIVA VAURO (archivio 13 dicembre 2012) ; Cerca: POESIA (archivio19 febbraio 2010 ].

U   M   A   N   I   T   A’

La massa misera

ha finito di mendicare

e più non può cadere

nell’oscurità della notte.

Lo sconforto medita

nelle infinite forme

cerca di essere ricomposto

e assume aspetti diversi

tutti esclusi e ripugnanti.

E l’umanità si evolve

e nell’aria il profumo del sapere

cerca la sorella, il fratello, l’uguale;

e il fratello cerca il fratello

e la sorella cerca la sorella,

sul vecchio, secco e spento,

s’ innesta fiero il germoglio

anteriore all’apparir da lontano

diventa ora in tutto l’immediato

non più novella speranza

per gli innocenti animi

nell’avvenire arride e avanza.

-Renzo  Mazzetti-


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