Le autorità turche hanno autorizzato nei giorni scorsi la riapertura della scuola rum (la minoranza greco-ortodossa) – chiusa dal 1964 – sull’isola di Ibros (Gökçeada, in turco), all’imbocco dei Dardanelli: di dove è originario l’attuale patriarca ecumenico Bartolomeo. La notizia può sembrare bizzarra, perché attualmente non ci sono potenziali alunni: ma è anche questo un modo per facilitare – nell’immediato futuro – i vecchi abitanti dell’isola e i loro discendenti, che hanno subito nella Turchia repubblicana discriminazioni di ogni tipo e una sorta di vera e propria “pulizia etnica”; tra l’altro, quasi nessuno conosceva l’esistenza di un atto formale che – prima negli anni ’20, poi contestualmente alle espulsioni dei cittadini greci (senza cittadinanza turca) nel 1964 – ha decretato la precedente chiusura della scuola: ma non penso che sarà difficile – in virtù della volontà politica dell’attuale governo di rendere la Turchia di nuovo polifonica – eliminare una volta per tutte questa traccia di un passato orribile e auto-lesionista.
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