Sono pagine in cui ho trovato uno straordinario catalogo delle panchine usate e amate - chissà se un giorno anch'io non tenti qualcosa del genere. E anche una serie di definizione di panchina che mi piace riportarne tre o quattro.
Una panchina perfetta è come una 'piega' del mondo, non un luohgo nascosto ma una zona franca, liberato o salvata, dove semplicemente sedersi è già in sé una meditazione.
A definire le panchine, tuttavia, non è solo il sedersi, ma un certo tipo di sedersi, un certo uso, non solo e non tanto del proprio corpo quanto del proprio tempo, e della propria mente. Lasciare libera la mente di vagare, divagare. Passeggiare da fermi.
La panchina è un luogo di sosta, un'utopia realizzata.
Ovunque si trovi, la panchina è per chi si siede il centro dell'universo.
Mica male: la panchina come utopia realizzata. Come centro dell'universo. Tutto è relativo, il tempo e lo spazio. Seduti su una panchina.