La delusione più forte porta sicuramente il nome di Ezequiel Cirigliano, giovane centrocampista argentino del 1993, arrivato in estate in prestito dal River Plate, con un diritto di riscatto già fissato ad oltre 2,5 milioni di Euro. Una cifra considerevole che parla da sola e conferma, almeno sulla carta, il suo indiscutibile valore sul quale Sogliano ha evidentemente deciso di investire. La sua giovane età ed un paio di infortuni patiti nel corso della stagione che ne hanno limitato l’impiego, possono aver influito sul suo rendimento, tuttavia è anche vero che da lui, arrivato in riva all’Adige con il considerevole pedigree di oltre 100 partite disputate con la maglia del River, era lecito aspettarsi qualcosa di più. Nel tentativo, però, di non “bruciare” questo potenziale talento, Mandorlini si è intelligentemente affidato anche a Marco Donadel, trentenne centrocampista in prestito dal Napoli, reduce da diversi mesi di inattività a causa di un grave infortunio, ma forte di un’esperienza maturata negli anni con la maglia della Fiorentina. L’ex viola non ha mai impressionato per rapidità di esecuzione ed estro, ma rappresenta comunque una soluzione sicura ed affidabile. Anche domenica al Tardini, in occasione della sconfitta patita contro il Parma, Cirigliano è stato protagonista di una prestazione caratterizzata più da ombre che da luci, tanto da essere poi sostituito dopo un’ora di gioco proprio da Donadel. Un cambio che ai più è suonato quasi come una bocciatura ma che invece deve essere interpretato in maniera completamente diversa. L’errore più grande sarebbe infatti quello di pensare che la sostituzione di Jorginho potesse essere “indolore”, senza soluzione di continuità. Niente di tutto questo e soprattutto niente di più sbagliato. Nei confronti del giovane centrocampista sudamericano servono soprattutto pazienza e una giusta dose di fiducia. L’età e il tempo sono sicuramente dalla sua parte senza dimenticare la fortuna di avere un allenatore come Mandorlini, da sempre tecnico molto abile a far crescere giovani calciatori, ma altrettanto attento a dosare il loro inserimento in squadra, per non bruciarli troppo presto sull’altare delle aspettative. In buona sostanza, forte anche di una classifica oramai consolidata e soprattutto di una salvezza già in cassaforte – vero obiettivo stagionale – Mandorlini da qui alla fine saprà concedere meritato spazio soprattutto a Cirigliano, nella speranza che l’argentino sappia dimostrare alla società gialloblù di non essersi sbagliata a puntare su di lui. Se torniamo indietro di un paio di anni non possiamo dimenticare tutte le critiche, alquanto ingenerose, piovute addosso ad un giovane Jorginho dopo l’esordio in chiaro scuro nella partita di Gubbio e soprattutto dopo l’anonima prestazione nella successiva cocente sconfitta casalinga contro il Torino. Eppure sappiamo bene tutti come è andata poi a finire…
Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi
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