Può apparire un'impresa titanica, quella proposta dall'Uaar ("Unione degli atei e degli agnostici razionalisti") per l'abolizione del Concordato. Nella raccolta di firme online su di una petizione rivolta ai membri del Parlamento, si chiede la denuncia "unilaterale del Concordato", la sostituzione degli artt. 7 e 8 della Costituzione con "l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato", e l'approvazione di una "legge generale sulla libertà di coscienza che superi la normativa fascista sui 'culti ammessi' e che riconosca a credenti e non credenti uguali diritti e doveri." Ma anche le idee che sembrano difficilmente realizzabili - per ragioni storiche legate alla presenza della Chiesa cattolica in Italia e per un atteggiamento ipocrita che attraversa gran parte del sistema partitico - non per questo motivo devono essere lasciate cadere, soprattutto quando dal loro accoglimento deriverebbe un avanzamento del nostro paese in termini di laicità e di effettivo riconoscimento della libertà di credere come di non credere. Un'idea, quella alla base della petizione, che interessa tutti, a partire da quei cattolici distanti da una Chiesa che va a braccetto con il potere politico. (Qui il link per firmare la petizione).
Una petizione per l'abolizione del Concordato tra Stato e Chiesa cattolica
Creato il 17 febbraio 2013 da Gaetano61Può apparire un'impresa titanica, quella proposta dall'Uaar ("Unione degli atei e degli agnostici razionalisti") per l'abolizione del Concordato. Nella raccolta di firme online su di una petizione rivolta ai membri del Parlamento, si chiede la denuncia "unilaterale del Concordato", la sostituzione degli artt. 7 e 8 della Costituzione con "l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato", e l'approvazione di una "legge generale sulla libertà di coscienza che superi la normativa fascista sui 'culti ammessi' e che riconosca a credenti e non credenti uguali diritti e doveri." Ma anche le idee che sembrano difficilmente realizzabili - per ragioni storiche legate alla presenza della Chiesa cattolica in Italia e per un atteggiamento ipocrita che attraversa gran parte del sistema partitico - non per questo motivo devono essere lasciate cadere, soprattutto quando dal loro accoglimento deriverebbe un avanzamento del nostro paese in termini di laicità e di effettivo riconoscimento della libertà di credere come di non credere. Un'idea, quella alla base della petizione, che interessa tutti, a partire da quei cattolici distanti da una Chiesa che va a braccetto con il potere politico. (Qui il link per firmare la petizione).
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