Ha studiato gli effetti delle proteine contenute nel veleno della tarantola rosa cilena (Grammostola rosea), un ragno piuttosto velenoso, su dei topi affetti da distrofia muscolare, costatando che il veleno è in grado di rallentare il deterioramento delle cellule muscolari. Si dimostra, così, promettente per una possibile applicazione sull’uomo.
Sebbene siano necessari altri studi più approfonditi, i ricercatori sono speranzosi che si possa giungere presto ad una cura. Sappiamo, infatti, che allo stato attuale delle cose non esiste una cura definitiva, ma si interviene a livello fisiologico per cercare di rallentare la degenerazione o mantenere in qualche modo attiva l’attività muscolare. È necessario continuare la ricerca per dar speranza ai malati affetti da questa terribile malattia.