Una porta aperta su Lecce

Creato il 04 aprile 2014 da Makinsud

Lecce è conosciuta ai più per la lavorazione raffinata della pietra calcarea che caratterizza questa zona dalla quale prende vita il Barocco, in realtà il capoluogo salentino serba delle “chicche” tutte da scoprire. Visitare il centro di Lecce è per chi la percorre un vLe porte non sono altro che ciò che resta della possente cinta muraria che proteggeva e delimitava un tempo i confini della città:  originariamente edificate in 4 attualmente restano traccia di sole 3 essendo Porta San Martino andata distrutta.

Porta Napoli fu edificata  in onore dell’imperatore Carlo V sul luogo in cui sorgeva l’antica porta San Giusto sotto la quale secondo la tradizione riposavano le spoglie del santo. La porta è conosciuta anche come  Arco di Trionfo: questo nome si deve al fatto che l’imponente struttura ricorda gli archi costruiti dai romani costituiti dal timpano sorretto da  colonne decorate con armature e cannoni.

Lasciando Porta Napoli e passeggiando verso sud incontrate Porta Rudiae il cui nome deriva dal fatto che da essa prendeva origine la strada che congiungeva il centro di Lecce alla città messapica di Rudiae. Ricostruita in seguito ad un crollo nei primi anni del ’700 per volere di un ricco benefattore leccese la porta presenta un chiaro richiamo al Barocco e si caratterizza per la presenza sulla facciata della statua di S.Oronzo accompagnato da San Domenico e Santa Irene.

Porta San Biagio edificata per volere del governatore di Terra D’Otranto, si caratterizza anch’essa per la presenza dello stile barocco accompagnato dalla statua del santo da cui prende il nome la porta situata nei pressi di piazza Italia.

Questo è ciò che resta oggi della fortificazione che proteggeva la città dagli attacchi degli invasori, oggi una sorta di confine virtuale tra la città vecchia e la città moderna, che partiate da Porta San Biagio, Porta Napoli o Porta Rudiae non importa se siete nella culla del Barocco leccese concedetevi una passeggiata tra le strade che congiungono  queste 3 maestose strutture e se durante il percorso siete stanchi e affaticati ricordatevi che siete a Lecce e che sostando in un qualunque bar potrete addentare un pasticciotto leccese alla crema che saprà darvi tutte le energie necessarie per riprendere la visita tra i ghirigori del barocco.


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