Per tutte le figlie e le anziane donne, la prova vivente che l’anima, nonostante le denigrazioni culturali affermino il contrario, nonostante le delusioni d’amore, nonostante le scelte sbagliate, nonostante gli scontri e le ferite, che l’anima torna ancora a vivere, vive ancora, e con grande vitalità; per tutte le figlie e le anziane donne che da tempo sono convinte, o da poco hanno avuto l’illuminazione che nonostante le pecche, nonostante l’ego blateri il contrario, la saggezza è infusa nel loro corpo e nella loro anima dalla nascita e rappresenta sia la loro eredità dorata sia la loro scintilla d’oro; per tutte le figlie e le anziane donne che stanno costruendo le credenziali che più hanno importanza: la prova che una donna è come un grande albero che, grazie alla sua capacità di muoversi invece di rimanere immobile può sopravvivere alle tempeste e ai pericoli più terribili e rimanere ancora in piedi, e ritrovare ancora il suo modo di ondeggiare al vento, di continuare la danza. Per tutte le figlie che stanno imparando, che hanno appena iniziato o sono già a buon punto, a diventare normalmente maestose, sagge, selvagge e pericolose come sono chiamate ad essere, che è tanto, tanto, tanto…
Per loro
per noi tutti,
Grande Madre, Grande Padre
Grande Figlio e Grande Figlia allo stesso modo
possiamo tutti
essere più profondi e fiorire,
creare dalle ceneri,
proteggere quelle arti, idee e speranze
cui non possiamo permettere di scomparire
dalla faccia di questa terra.
Per tutto questo, possiamo vivere a lungo
e amarci l’un l’altro
giovani da vecchi
e vecchi da giovani
per sempre.
Clarissa Pinkola Estés – La Danza delle grandi Madri