Non so come iniziare questo post.Oggi non vi parlerò nè delle mie creazioni nè di mercatini e "frivolezze" di questo genere.Oggi è un brutto giorno, uno di quelli che non avrei voluto vivere, uno di quei lunedì che avrei voluto saltare perchè ci sono certe tristezze e amarezze nella vita di cui posso fare veramente a meno.Oggi a lavoro un collega è cadoto da un soppalco di quattro metri: la dinamica dell'accaduto non sò esattamente quale sia l'unica certezza è che ha sbattuto violentemente la testa, ha perso molto sangue e un'ambulanza se l'è portato via...
Si chiama Stefano ma in azienda tutti lo conosciamo per il "Mara" o "Maradona": non vi sò dire perchè...In due anni che lavoro presso quest'azienda, l'ho visto poco e c'ho parlato poco il perchè è presto detto:io, come alcuni di voi sapranno, sono una progettista di allestimenti fieristici, lui un montatore... io impiegata in ufficio, lui in giro per il mondo...vita dura quella dell'allestitore di stand fieristici: mai orari, tanti imprevisti, vita sempre fuori casa, irregolare e un pò sbandata.Ecco il "Mara" è uno così: sbandato, un pò fuori, strano... alcuni colleghi mi hanno raccontato che andando a eseguire un montaggio di uno stand a Parigi, per tre giorni di seguito si è perso dal traggitto di ritorno dalla fiera all'hotel... il primo giorno lo posso capire ma il secondo e il terzo...ho riso di gusto!Però ora sono qui e penso a lui: penso al fatto che sia ridicolo farsi male sul posto di lavoro... chiariamo, io non c'è con la mia azienda, ma certe cose non dovrebbero succedere: colpa dell'abitudine, colpa di quella spavalderia che ci spinge a dire "ma sì dai per una cosa così cosa vuoi che sia"... e così succede, accade il peggio.
La cosa ancor più triste è che lui non ha famiglia: i suoi genitori sono morti, il fratello ha grossi problemi di salute e la sorella è distante... moglie e figli... beh con la vita del montatore è difficle conciliare lavoro e famiglia... qualcuno ci riesce con grandi sacrifici, qualcun'altro si è trovato l'amante nel letto al rientro anticipato di un montaggio e altri al massimo si concedono qualche "distrazione divertente e poco impegnativa", non so se mi spiego...
Sapete, non sono una che prega molto: una volta si, ora... beh ora le cose sono molto cambiate: a volte penso di aver perso la fiducia e la speranza altre che i miei problemi sono risolvibili e che quindi è inutile disturbare "il Signore dell'ultimissimo piano" per certe cose...Ma ora è diverso... un preghiera per Stefano è una speranza... un segno che nella vita c'è vita!Speriamo che stavolta sia diverso, che Stefano si riprenda e torni a perdersi ancora... sempre a Parigi! Forza Stefano!!!
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