Una presenza in quella casa di Paige McKenzie [Sunshine Girl Trilogy #1]

Creato il 19 marzo 2016 da Nasreen @SognandoLeggend

Una presenza in quella casa

Sunshine Girl Trilogy #1
di Paige McKenzie

Titolo: Una presenza in quella casa a verità di Emily
Autore: Paige McKenzie
Serie: Sunshine Girl Trilogy #1
Edito da: Giunti Y
Prezzo: 16,00 €
Genere: Young Adult, Paranormal, Ghost
Pagine: 336 p.

  

Trama: Tutto comincia nel 2010, quando una sedicenne simpatica e carina posta su YouTube un brevissimo filmato: “Ragazzi, so che vi sembrerà strano” e confessa il sospetto che la casa in cui si è appena trasferita con la madre sia infestata dai fantasmi. La madre non le crede e lei decide di documentare il fenomeno scattando foto. Nel giro di pochi anni la serie di brevi filmati che la vedono protagonista diventa uno straordinario successo, con 130 milioni di visualizzazioni e oltre 313.000 follower su Instagram, Twitter, Facebook e YouTube. Il romanzo dona profondità al racconto che ha stregato così tanti seguaci. Sunshine, questo il soprannome della ragazza, percepisce la risata di una bambina, nota oggetti spostati in casa e arriva a convincersi che in passato una bambina di sette anni sia stata affogata nel bagno del piano di sopra. Kat, la madre adottiva con cui Sunshine ha sempre avuto un rapporto molto aperto e affettuoso, insiste nel dire che è tutto frutto di immaginazione e comincia a comportarsi in modo sempre più incomprensibile, inquietante. C’è solo una persona che le dà credito: Nolan, un compagno di liceo che condivide la sua passione per la fotografa ed è disposto ad affiancarla per studiare i vecchi casi di cronaca nel tentativo di capire cosa stia davvero succedendo. La tensione sale inarrestabile e Sunshine capirà che sua madre è in pericolo e ciò che credeva di sapere del proprio passato è tutto da riscrivere.

Sunshine Girl Trilogy : 1. Una presenza in quella casa (The Haunting of Sunshine Girl)
2. The Awakening of Sunshine Girl (inedito in Italia) 3. a seguire

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di MartiMoka

La trama di “Una presenza in quella casa” è quella classica della casa infestata dagli spiriti. Gli ingredienti sono tutti presenti: strani rumori, risatine di una bambina e oggetti che si spostano da soli. Il romanzo nasce da una web-serie, in cui una ragazza documenta gli strani eventi che accadono nella sua nuova casa, per dimostrare alla madre scettica che non è frutto della sua fantasia e della nostalgia per la loro vecchia vita. Le puntate durano pochi minuti (spesso solo qualche secondo) ma, complice la simpatia e l’ironia della ragazza, in poco tempo è diventata un fenomeno virale. Una splendida trovata commerciale?

Nonostante la casa editrice presenti il romanzo come un horror credo che la giovane età dell’autrice abbia influito su questo aspetto. Difatti, anche se nel romanzo la scrittrice crea l’atmosfera sinistra, che alla web serie manca del tutto, non credo che i lettori di Stephen King potrebbero trovare nella McKenzie una degna erede. Magari dandole del tempo, chissà! Ci sono, infatti, spunti interessanti che avrei preferito fossero più trattati nello specifico, che avrebbero contribuito ad accrescere l’aria thriller.

L’atmosfera sinistra è più presente nella prima parte del romanzo che, per questo, risulta più convincente e in linea con il genere letterario. Spingendo su alcuni particolari presenti nei primi capitoli, avrebbe potuto protrarre il brivido più a lungo. La seconda parte, invece, subisce un rallentamento e lascia più spazio alla personalità della protagonista.

Mentre sto per sprofondare nel sonno, in quella fase in cui sei più addormentato che sveglio, sento ancora qualcosa. Una frase pronunciata dalla voce di una bambina, poco più di un sussurro: ‘Notte, notte.

Il romanzo è scritto con uno stile energico e dinamico ma la trama viene lasciata nella sua semplicità, prosegue esattamente come ci si aspetta leggendo la sinossi. Non ci sono grandi rivoluzioni o rivelazioni. Inoltre l’autrice decide di lasciare i personaggi secondari sullo sfondo e, dato che non sono molti, avrei apprezzato una loro maggiore caratterizzazione. Comunque è previsto un seguito quindi spero che questa prima esperienza gioverà all’autrice per limare questi aspetti. Lo stile asciutto e senza fronzoli, la protagonista fuori dal comune e il suo essere “anticamente giovane” funzionano e contribuiscono a rendere la lettura molto piacevole.

Ho apprezzato che l’aspetto romance, decisamente inflazionato in questo periodo, sia lasciato in secondo piano per dare maggiore spazio alla protagonista. Mi ha piacevolmente sorpreso il rapporto madre-figlia che viene presentato come un’amicizia, sempre rispettosa dei ruoli. Probabilmente l’autrice ha deciso di riscrivere il luogo comune che vede l’adolescente come posseduto dal demonio!

Leggendo questo libro mi è tornato alla mente quando, da ragazzina, leggevo (sfidando la paura) la collezione “Piccoli Brividi” quindi consiglio questo libro a chi, come me, ha amato quella serie. Leggetelo anche voi che guardate i film horror sbirciando da sotto le coperte. Non sarà il libro horror rivelazione dell’anno, ma passerete qualche ora leggendo una giovane autrice che promette bene! Sono proprio curiosa di guardare la versione cinematografica, chissà su quale aspetto punteranno!

Piccolo appunto sulla scelta di tradurre il titolo originale: The Haunting of Sunshine Girl” “Una presenza in quella casa” che, oltre a renderlo più banale, perde il gioco di parole dell’inglese. Oltre ad essere il nome della protagonista sunshine, ovvero luce del sole, è anche una sua caratteristica fondamentale alla trama.


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