Terminata la nostra "Saga Familiare" è giunta l'ora di ripartire per una nuova "Avventura Libraria a Puntate"...
Per questa nostra seconda serie di racconti ho pensato di proporvi i racconti tratti dalla raccolta, di recente pubblicazione, "Tutti i colori del thrilling".
Si tratta di una raccolta di quattro storie tra il misterioso e l'horror, scritte quando ancora andavo alle scuole superiori ed inizialmente uscite su una piccola rivista intitolata "Arkham".
Per darvi però un'idea più esatta di cosa vi aspetta cedo la parola alla prefazione del libro!
Buona lettura e Buon tutto a tutti voi!
Alla prossima!
Con simpatia!
Riccardo
UNA RACCOLTA DA BRIVIDO
Il primo amore non si scorda mai.Così recita un notissimo adagio.E nessuno, credo, può dubitare della sua veridicità.Chi tra noi non ricorda la propria prima “morosina”?Ebbene…Per chi, come me, si diletta con la scrittura c’è anche qualcos’altro che risulta essere indimenticabile: i primi “coraggiosi” che decidono di pubblicare quanto esce dalle nostre testoline e dalle nostre penne, o tastiere come succede, nella stragrande maggioranza dei casi, al giorno d’oggi.Per me questi indimenticabili “coraggiosi” sono i componenti della redazione della rivista “Arkham”.Erano i tempi in cui io frequentavo gli ultimi anni delle superiori ed in cui ogni occasione ed ogni scusa era buona, più che buona, pur di poter lasciare i libri dove si trovavano, ovvero ben lontani dai miei occhi.A quei tempi su Televideo c’erano, tra le altre, pagine e pagine di annunci economici.E fu proprio grazie ad uno di questi annunci che venni a sapere dell’esistenza di questa “Fanzine”.Erano quelli i tempi in cui imperversavano, e non solo su Mtv, i programmi musicali ed ognuno di questi programmi aveva un angolo in cui pubblicizzava i fan club dei vari artisti del tempo.Ed alcuni di questi fan club avevano una propria pubblicazione ufficiale, distribuita ai soci del club in questione.Queste pubblicazioni erano le cosiddette “Fanzine”, nome credo derivato dall’unione di Fan e Magazine (rivista).E così ogni pubblicazione amatoriale, eseguita in economia, ogni piccola rivista nata dalla voglia di fare e di farsi conoscere, che in quella sorta di “Età dell’Oro” dell’imprenditorialità amatoriale giovanile che erano i primi anni Novanta, veniva definita “Fanzine”.E come “Fanzine” veniva presentata anche “Arkham”.Chissà!Forse perché il fondatore di “Arkham” era un fan di Lovecraft, oppure perché la rivista aveva carattere amatoriale e veniva edita in economia e distribuita ad un ristrettissimo gruppo di fortunati.Sta di fatto che cominciai ben presto a collaborarvi.Il materiale che inviano ad “Arkham” erano racconti simil horror, era quello il periodo in cui cominciavo a scoprire Stephen King e a divorare serie televisive come “Ai confini della realtà” e altre simili.Poi per degli screzi con il sostituto del fondatore di “Arkham”, che se ne andò dopo i primi due numeri, dopo quattro racconti cessò la mia collaborazione con quella pubblicazione alla quale, nonostante tutto, resto affezionatissimo perché fu la prima a pubblicare qualcosa di mio.Di quella collaborazione mi restano, oltre ai bellissimi ricordi dell’impegno di sfornare un raccontino al mese, che inviavo salvato su un dischetto da 3,5” e che mi veniva rispedito, assieme ad una copia della rivista, i quattro racconti scritti per “Arkham”.Gli stessi quattro racconti che, rieditati, trovate nelle pagine che seguono.Una piccola preghiera prima di salutarvi e augurarvi buona lettura e buoni spaventi…Siate umani nei vostri giudizi e nelle vostre, eventuali, stroncature.Pensate che si tratta dell’opera di uno scrittore in erba che pensava solo, come vi ho detto all’inizio, ad evitare, in tutti i modi possibili e immaginabili, di studiare!Ma ora basta perdersi in chiacchiere!È ora di lasciar parlare i racconti!
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