
Titolo Originale:Easy A
Genere:Commedia
Sceneggiatura:Bert V. Royal
Anno:2010
Regia:Will Gluck
Distribuzione:Sony Pictures Italia
Interpreti:Emma Stone, Penn Badgley, Amanda Bynes, Dan Byrd, Thomas Haden Church, Patricia Clarkson
Durata:92'
Sito Ufficiale:www.letsnotandsaywedid.com/
Data uscita:04/03/2011
Sono stata costretta a scaricarlo, e non me ne sono pentita affatto perché mi è piaciuto tanto. Questo film è come una ventata d'aria fresca, è divertente, coinvolge, stupisce e fa riflettere, a dimostrazione del fatto che anche una commedia può riuscire nell'intento, anzi, forse la commedia è il genere più indicato per veicolare riflessioni su tanti aspetti della vita e farlo con leggerezza e buon umore. In Italia non accade, o meglio, accade talvolta e solo di recente. Perché generalmente commedia qui da noi è sinonimo di idiozia pura. Ora, non è che ce l'abbia con loro (un po' sì in verità), ma prendete le commedie di Boldi e De Sica, che puntualmente a Natale monopolizzano per oltre un mese le sale dei cinema: che cavolo c'è da leggere tra le righe?! In che modo ti arricchiscono quei film? Volgari, stupidi, e a parer mio non fanno manco ridere.Ora che poi si sono separati, i film sono addirittura due per ogni Natale, fatti con lo stampo, con la belloccia di turno (rigorosamente scosciata) e il comico idiota.L'ironia, il cinema comico, la commedia, sono fantastici se realizzati come questo Easy Girl. Io poi mi ci sono immedesimata in pieno, perché mi è successo esattamente quello che succede alla protagonista.Alle superiori, a causa delle solite voci che in una piccola comunità proliferano ingigandendosi e arricchendosi di malignità via via che passano di bocca in bocca, era considerata... una sciacquetta. Una puttanella, a voler essere precisi. E ti rendi conto che questo film scherza in maniera magistrale su qualcosa di assolutamente, tragicamente vero: la "vox populi" spesso conta più della realtà, e provoca conseguenze impensabili. Addirittura spesso finisce per sostituire la realtà, e chi sperimenta su di sé l'affibbiazione di un'etichetta che non gli appartiene - quella di troia ad asempio - alla fine finisce inevitabilmente per ritenerla un po' sua, per sentirsi tale.E tale è il potere della diceria, o meglio del parere altrui.Bravissima Emma Stone! Simpatica, espressiva, perfetta nella parte (oltre che tanto bella)!Insomma, anche se in Italia è stato ed è introvabile - ma scaricabilissimo - se vi capita guardate questo film, vi divertirete e riflettere sulle mille volte in cui al liceo vi è accaduto qualcosa di simile... Perché vi assicuro che ci sono personaggi per tutti i gusti e per tutti i ruoli! E poi è uno schiaffo all'ipocrisia dei benpensanti, una condanna dei pregiudizi e del moralismo che molto spesso nascondono tutt'altro... E in Italia, mai come in questo momento, ne abbiamo tanto, tanto bisogno!!!