Una ricerca fotografa le startups italiane

Creato il 14 dicembre 2011 da Mutuonews

Una ricerca fotografa le startups italiane

Le startups italiane si situano in prevalenza nel settentrione

Il periodo in corso è quello che è. Ovvero crisi economica e finanziaria diffusa. Come stanno reagendo le imprese italiane ad una situazione davvero molto complessa e delicata? A provare a dare un preciso quadro della situazione ci ha pensato la ricerca ‘startups in Italy’, presentata da Mind the Bridge Foundation con il supporto scientifico del CrEsit dell’Università dell’Insubria di Varese.

La ricerca presentata da Mind the Bridge Foundation mette inoltre in evidenza come la presneza femminile nelle startups italiane sia ancora limitata. Il gentil sesso dunque penalizzato: in tal senso ancora tanti passi in avanti devono essere compiute. Ma ‘startups in Italy’ ha avuto soprattutto il merito di approfondire un argomento molto interessante. In che maniera queste imprese sifinanziano? Come vengono reperiti i fondi.

L’analisi in tal senso è sorprendente. Se, infatti, il 76% delle richieste volgono verso i venture capital, è anche vero che ben il 40% del campione ha dichiarato di aver agito, in questa fase, utilizzando una buona dose di fantasia.

Fondi reperiti in vari modi. Ovvero bootstrapping (denaro provenienti da fonti proprie o di amici: il sistema è denominato family, friends and fools) e grant, ossia finanziamenti destinati al supporto di attività di ricerca in ambito universitario. Staremo a vedere cosa dirà il futuro per uno dei settori fulcro dell’economia italiana.


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