I giullari zompano, sbraitano “ridendo e scherzando che male vi fo?”, il 50 % degli italiani, grati e contenti, li votano, ma il mercato, le borse, la finanza hanno un sense of humour diametralmente opposto, per questo lasciano fare per un po’ e poi presentano il redde rationem. Quando l’establishment ha deciso che Berlusconi se ne doveva andare ed era morto politicamente non si è fatto scrupoli: l’ha mandato a casa. Continuerà a farlo. Adesso i grillini credono di aver vinto, però non hanno fatto i conti con l’oste, che è sempre lo stesso. Non si illudano, la loro è una vittoria di Pirro, buona soltanto per passare una notte di baldoria. Già da oggi c’è chi lavora per risistemare le cose e se ne impipa se al Senato della Repubblica italiana manca una maggioranza. Morale della favola: gli elettori italiani non si sono accorti che il loro voto è servito per far divertire gli altri, i soliti, quelli che hanno in mano il destino del nostro paese. L’Unione Europea, la Bundesbank, i signori dai bei portafogli non ammettono distrazioni ad oltranza, a parte le loro, non guardano in faccia a nessuno e intervengono come e quando vogliono. Si è tanto parlato del giaguaro, ma si sono dimenticati per l’ennesima volta del Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.