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Una sana alimentazione in gravidanza riduce il rischio di parto pretermine

Creato il 04 luglio 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

In gravidanza è bene mangiare sano: una alimentazione sana ed equilibrata non solo fa bene alla mamma ed al bimbo in arrivo, ma riduce i possibili rischi di complicazioni e soprattutto di parti pretermine. Lo rivela uno studio dell’Università di Göteborg, Sahlgrenska University Hospital e il Norwegian Institute of Public Health.

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Di: Redazione

Gravidanza e alimentazione sana: un binomio perfetto. Non solo per evitare di accumulare un eccessivo peso che sarebbe poi difficile da smaltire, e non solo per ridurre i rischi di futura obesità del bambino. Ma anche perché, secondo quanto rivelato da alcuni ricercatori, una alimentazione sana ed equilibrata è alla base del benessere del feto e riduce i possibili rischi di parto pretermine.

Lo studio, svolto dall’Università di Göteborg, Sahlgrenska University Hospital e dal Norwegian Institute of Public Health, ha preso in esame 66.000 gestanti, delle quali ha tenuto in alta considerazione alcuni fattori relativi in particolare allo stile di vita, non solo dal punto di vista pratico (livello di educazione, stipendio), ma anche alimentare e comportamentale (uso di fumo, farmaci, alcool).

La ricerca condotta sulle 66.000 donne in stato interessante ha rivelato che le future mamme che hanno seguito uno stile di vita sano ed equilibrato soprattutto dal punto di vista alimentare e che pertanto hanno seguito uno specifico regime sono andate incontro ad un sensibile minore rischio di parto pretermine, rispetto alle gestanti che hanno seguito una dieta meno equilibrata.

Adottare uno stile alimentare sano – che include il consumo di frutta e verdura limitando al massimo cibi troppo elaborati e raffinati, fritture e dolciumi vari – riduce di gran lunga il rischio di partorire prima del termine stabilito. Questo, ovviamente, non significa che le gestanti siano obbligate a tenere un comportamento alimentare ineccepibile per i nove mesi della gravidanza: come la stessa ricercatrice Englund-Ögge suggerisce, uno strappo alla regola ogni tanto non è da condannare.

Purché, però, rimanga solo uno strappo alla regola.


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