>>Una scala altissima di oltre mille scalini.

Creato il 03 dicembre 2012 da Felice Monda

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L’esperienza delle primarie del centrosinistra è giunta al termine. La “grande” vittoria di Bersani, con quasi il doppio dei voti di Renzi, è stata la scena finale con cui si è concluso uno “show mediatico” di proporzioni enormi, uno show mediatico “costato fior di quattrini”, uno show mediatico che ha tenuti “impegnati” milioni di italiani “con il fiato sospeso” ad “aspettare” il vincitore di quello che è sembrato a tanti un “concorso di bellezza”.

Sicuramente tanti si stanno domandando a cosa sono servite le primarie del centrosinistra se ha vinto alla fine il candidato favorito o meglio deciso fin dall’inizio? Forse a portare soldi nelle tasche del PD e non solo o, come già detto, a fornire uno spettacolo di proporzioni mai viste.

Il risultato finale è che ora nel PD ci sono due anime: una a vocazione maggioritaria e una a vocazione minoritaria, entrambe “decisive e importanti” per il futuro di questa formazione politica e della coalizione di centrosinistra. Inoltre il PD riuscirà a mantenere l’oltre 30% nei sondaggi per le intenzioni di voto alle politiche ora che non c’è più la “spinta fiammante” di Renzi?

Questo ultimo per ora sembra “esentarsi” da “chiedere il conto” ma molti italiani “prevedono” che forse non sarà sempre così e che forse in futuro Renzi “spingerà” i suoi “favoriti” in parlamento.

Renzi ha dichiarato che non darà vita ad una formazione politica “esterna” al PD: secondo lui l’avrebbe fatto fin dall’inizio senza partecipare alle primarie del centrosinistra. Egli ha anche dichiarato che il PD è la sua “casa” e formare qualcosa al di fuori di essa è un qualcosa di assurdo e impossibile. Al di là delle dichiarazioni di Renzi molti l’ho “vedono” con una “sua” futura formazione politica o comunque di nuovo in campo.

L’esperienza delle primarie del centrosinistra ha certamente avvicinato gli italiani alla politica, come molti sostengono, ma parlare di “cambiamento” è ancora troppo presto: il cambiamento “radicale” che molti italiani aspettano da tanto tempo è ancora lontano e forse è stato “posto” il primo scalino di una scala altissima di oltre mille scalini.