Una scommessa per Amore di Jennifer Crusie

Creato il 19 aprile 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Jennifer Crusie

Jennifer Crusie ha scritto quindici romanzi, tradotti in oltre venti Paesi. I suoi libri sono entrati nelle classifiche di New York Times, USA Today, Publishers Weekly, Wall Street Journal, Bookscan e Barnes & Noble. Le sue storie esplorano in profondità l’universo femminile, restituendoci una visione poliedrica delle donne d’oggi e delle situazioni che si trovano ad affrontare. Con Leggereditore ha pubblicato Una scommessa per amore, ristampato due volte in poche settimane.

Sito: Jennifer Crusie

 

Titolo: Una scommessa per amore
Autore: Jennifer Crusie
Serie: //
Edito da: Leggereditore
Prezzo: 10,00 €
Genere: Romanzo, Narrativa
Pagine: 410 p.
Voto:

Trama: Minerva Dobbs ha un piano per ogni evenienza, perfino per le nozze della sorella. La sua missione è perdere i chili di troppo e trovare un accompagnatore che la faccia ben figurare nel ruolo di damigella d’onore. Come se la rinuncia ai carboidrati non fosse già abbastanza dolorosa, l’uomo che Min aveva accuratamente selezionato per il matrimonio decide di mollarla a tre settimane dall’evento, sguinzagliando poi sulle sue tracce il donnaiolo professionista Calvin Morrisey. Per vincere una scommessa, l’affascinante sconosciuto dovrà persuadere Min a concedersi a lui entro un mese. Ma quando lei viene a sapere del complotto ordito ai suoi danni, decide di prendere le dovute distanze… Ma la sua vita non finisce qui e dovrà presto vedersela con un ex infinitamente geloso, uno psicoterapeuta testardo, un gatto estremamente astuto e la proposta più pericolosa di quanto mai avesse potuto immaginare: il vero amore.

Recensione
di CriCra

Quando l’Amore si basa sulla teoria del caos e l’attrattore strano

Se, come me, siete delle lettrici (o dei lettori, gli uomini sono sempre ben accetti quando si tratta di parlare d’amore) a cui piacciono i bei romanzi d’amore, questo libro piacerà sicuramente.

Cover originale

I protagonisti di questa buffa storia sono Minerva e Calvin. Il loro approccio iniziale è del tutto casuale, nato appunto per una sciocca scommessa, interpretata nel modo sbagliato da entrambi, dando il via così facendo a un continuo beccarsi, con un tira e molla di domande e risposte “cattivelle” e acide.

Lei è una donna seria e determinata, sia nella vita che nel lavoro, sempre attenta alla precisione e alle percentuali, applicandole anche – sbagliando quasi sempre – agli uomini della sua vita. Lui è un uomo affascinante e amante del rischio, un uomo con una famiglia ostica alle spalle e da cui ha voluto prendere un po’ le distanze per crearsi una vita solo con le sue forze.

Due persone che sembrano non avere niente in comune, apparendo fin da subito l’uno l’opposto dell’altro, ma che il tempo – come in ogni buon romanzo d’amore che si rispetti – la conoscenza e l’accettazione di se stessi riescono a far avvicinare, e li portano a cogliere ed accettare i piccoli gesti e/o momenti, le grandi sorprese e le intense verità, per apprezzare, scherzare e sorridere anche di tante piccolezze, come ad esempio la derivazione del proprio nome.

Buongiorno, Minerva” disse Cal.
Cosa hai fatto per meritare un nome così tremendo?”
Perfetto. Anche un tizio che si chiama Calvin ha da ridire sul mio nome.”
Mi hanno dato lo stesso nome del mio ricchissimo zio Robert,” disse Cal
“Ma fu del tutto inutile, perché lasciò i suoi averi alle balene. E tu che scusa hai?”
Mia madre voleva una dea” disse Min, timidamente.
Be’ l’ha avuta” disse Cal. “Ritiro tutto, è il nome perfetto per te.” 

A fare da sfondo ai due protagonisti ci sono gli immancabili amici, Liza e Bonnie per Minerva, e Tony e Roger dalla parte di Calvin. Inevitabilmente, per puro spirito cameratesco e d’amicizia, si schiereranno, dando inizio ironicamente ad altre e ancora più sciocche scommesse, in cui immancabilmente si verranno ad intrecciare così le storie di tutti i personaggi della storia, con risvolti sempre divertenti e simpatici, alternandosi con quelli più irritanti e cattivi di chi tesse la trama ostile per far sì che la coppia diletta abbia vita difficile.

Minerva non è la classica protagonista stereotipata da romanzo: una donna bellissima con un corpo perfetto e senza difetti. Lei è una donna che noi definiremmo “procace” ; non è mai stata una taglia 42 e non sarà mai neanche una taglia 46; non sa cucinare ma ama mangiare, stando sempre attenta a non cadere nelle tentazioni della gola, specie dolci o carboidrati, anche perché sa perfettamente di avere una madre opprimente, assillante (ed irritante aggiungerei) che le dice sempre di stare attenta alla sua linea, controllandole persino l’abbigliamento quotidiano.

Se indossi intimo di cotone bianco, ti sentirai addosso del cotone bianco.
Di conseguenza, le tue azioni saranno da cotone bianco.
E il cotone bianco non attira gli uomini, né serve a tenerseli stretti.
Prova con il pizzo.”
Faresti carriera come magnaccia” disse Min, dirigendosi verso il camerino. 

Per fortuna a consolarla ci sono le sue amiche e le loro serate in compagnia, l’intimità della sua casa, la sua strana mania di collezionare palle di vetro con la neve finta dentro e la sua passione per le scarpe stravaganti.

Potremmo definirlo come un libro cliché, adatto per uno di quei film romantici che sono un po’ tutti uguali tra loro, dove abbiamo una lei e un lui, un inizio altalenante dove non fanno altro che non sopportarsi; poi man mano che la trama prende forma, quasi inevitabilmente, verso la fine succede sempre qualcosa che sembra minare la storia d’amore, fino ad arrivare all’epilogo carico d’amore, parole dolci e baci lunghi e appassionanti, sfumando verso la classica frase del “e vissero tutti felici e contenti”. Ebbene succede anche in questo libro, attraverso scene divertenti e a volte tragicomiche.

Simpatizzare e identificarsi con la protagonista della storia è stato facile e spassoso, specie sotto il punto di vista dei “chili di troppo”, l’importante è riuscire, come in questo caso ha fatto Minerva, ad accettarsi per quello che si è, non prendersi troppo sul serio, accettare le critiche come qualcosa di costruttivo, ancora meglio se al tuo fianco, c’è la persona cara che condividerà con te tutto, magari per tutta la vita.

Okay, ecco la verità. Non sarai mai magra. Sei una donna formosa.
Hai dei fianchi larghi, un corpo pieno e il seno abbondante. Sei…”
In carne” disse Min, con amarezza.
Prosperosa” disse Cal…“Abbondante” ringhiò Min.
Opulenta” disse Cal …“Paffuta” disse Min.
Morbida, formosa e invitante. Ti avverto che mi sto eccitando” disse Cal … 

La storia è un viaggio tra emozioni trascinanti, cariche di colore e calore, e ricco di odori e sapori che ti conducono all’interno di uno di quei caratteristici ristorantini italiani alla Lilli e il Vagabondo, con le candele nelle bottiglie vuote di Chianti e le tovaglie rosse a quadratini bianchi: una ambientazione forse limitata ma d’effetto.

Libri di questo genere, che possono sembrare frivoli, banali e scontati, di certo non saranno mai all’altezza di storie capaci di lasciare una testimonianza indelebile nella storia della letteratura, ma in fin dei conti non c’è niente di male a leggere qualcosa di leggero e spensierato, capace di farti sorridere ed emozionare così, all’improvviso.
Mi è piaciuto questo libro? Certo che sì! E metterò mezza stellina in più alla mia valutazione dedicandola al piccolo e delizioso Elvis. Leggete e scoprirete a chi mi riferisco.


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