L’essere umano, si sa, non è coerente. Quando poi deve fare comunella con i propri simili inizia a ragionare su tutto!
Insieme alla pena di morte, la vera età biologica di Madonna ed un mio possibile aumento di tette, il “dare una seconda possibilità” è un tema che divide la specie umana in PRO e CONTRO. Io, sinceramente, non so prendere una posizione netta riguardo la questione: come in tante cose nella mia vita mi ritrovo puntualmente davanti un bivio in attesa che qualcuno mi suggerisca dove spostarmi (ma porca vacca! avevo detto che non vi avrei ammorbato con i miei problemi, quindi stop), ma in questo caso penso di non essere la sola; ci sono situazioni che ti portano a rivalutare un fatto/persona/film/azione/libro.. mentre in altri casi – come ad esempio in amore- si deve solo depennare e non voltarsi indietro.
- La prima stella della notte – Marc Levy: vi avevo lasciato con una recensione lampo sul primo libro che aveva entusiasmato, sedotto ed abbandonato le mie letture estive; vi avevo lasciato con Adrian, disperato per l’amore perduto, con Keira, annegata (o forse no?) nella acque del fiume Giallo e con quel mistero ancora da scoprire. Cosa rappresentato quelle pietre che sia attraggono a tal punto da sprigionare una luce immensa che rappresenta la volta celeste? Perchè c’è sempre qualcuno pronto a placare le loro ricerche e a cucire le loro bocche? La verità potrebbe essere così scomoda da far preferire l’ignoranza? In questo secondo ed ultimo capitolo sarà tutto chiarito ma, ovviamente, io non vi dirò nulla! Una cosa però ve la dico: l’amore trionfa sempre! Insomma in questo caso posso tranquillamente dire di essere PRO le seconde possibilità. Trama avvincente e ritmo costante al primo libro, ergo zero delusione!
- L’amore non fa per me – Federica Bosco: è passato più di un anno da quando ho per caso intrapreso la lettura del primo
capitolo della trilogia riguardanti le disavventure amorose della sfigata trentenne (vorrei subito specificare che i due aggettivi non devono per forza andare a braccetto) Monica. L’avevo lasciata sulla porta di casa con le valige fatte, pronta a raggiungere il suo editore/amore nelle colline scozzesi, ma al telefono con l’uomo che le aveva distrutto il cuore un anno prima. Ora la ritrovo in Scozia tra suocere invadenti, misteri surreali e tanta voglia di scappare. Insomma si è trasformata in una casalinga disperata e (a mio modesto parere) imbecille incapace di intendere e di volere come una persona cosciente della follia che ha intorno. Il suo ex/grande amore che la chiama costantemente da NewYork, la incontra e la rimolla; il suo lavoro è deprimente e pieno di casini; la sua casa che è piena di misteri ed isolata dal mondo.. ciliegina sulla torta è la scoperta che il suo principe azzurro non è altro che un ossessivo-compulsivo col male di vivere. Dopo aver letto il primo libro speravo che tutta sta sfiga fosse incorniciata da tanta ironia, ma l’unico accenno ad una risata c’è stato in 20 righe nella prima metà del libro, dove la “fidanzatina d’america” espone il concetto delle PUZZETTE NELLA RELAZIONE. Devo scriverlo che in questo caso la seconda possibilità non è concessa (e per fortuna ho speso solo 4,99€!) o l’avete capito da voi?