Metti una serata, un sabato sera, in cui, girando, dopo aver cenato, ti trovi in un luogo che non avevi neppure programmato.
E scopri che questo luogo, da cui manchi da un po' di tempo, ma non molto, racchiude delle sorprese, vecchie e nuove.
Il luogo è Lari. E' sera inoltrata. Il centro, le vie ai piedi del Castello, è semideserto.
In piazza ci sono i banchetti e il palco per la sagra delle ciliegie che inizia proprio il lunedì.
Camminiamo, parliamo, facciamo una visita al circolo del paese, si spende tempo insomma.
Poi, tornando alla macchina, vediamo gente davanti al piccolo teatro del paese.
Proprio mentre passiamo di lì, una voce da dentro avverte che lo spettacolo ricomincia.
Noi ci intrufoliamo, e non trovando altro posto ci sediamo in terra, tra la piccola tribuna e la scena.
La messa in scena è molto essenziale. Una violoncellista e cantante è seduta ad un lato, mentre luci raccolte illuminano un centro scena limitato, dove tre attori recitano, si muovo e muovono i pochi elementi di scena costituiti da bancali di legno, di varia forma.
Si intuisce una storia d'amore, una donna contesa da due uomini, fratelli. Che vedono il mondo in modo diverso, che sogni ed aspirazioni diversi, che partono per un viaggio in macchina con mete diverse, da percorrere con velocità diverse.
Un viaggio complicato, che si conclude con un litigio che finisce male.
Alla fine dello spettacolo la compagnia si presenta, racconta di se, e colloquia con il pubblico.
Così scopro il titolo della rappresentazione: In ogni caso nessun rimorso; e il nome della compagnia: Borgobonó.
I quattro attori professionisti, raccontandosi, ci dicono che la loro compagnia ha sede a Livorno, anche se provengono da diversi luoghi e da diverse esperienze, sia lavorative che di formazione, come le diverse scuole europee a cui hanno preso partecipato.
La compagnia si è costituita proprio attorno al progetto di questo spettacolo, con l’obiettivo di sperimentare nuovi linguaggi teatrali.
Ci raccontano di un testo work-in-progress, di cui questa sera avevano mesoni scena solo una parte tra quelle di cui è composto, tanto da avere, nella sua versione integrale, una durata indefinita.
A fine spettacolo, uscendo dal teatro, sul mio web-in-tasca leggo di loro.
Oltre a trovare i nomi dei componenti della compagnia: Elisa Proietti, Andrea Sorrentino, Annalisa Cima e Mauro Pasqualini, che si avvalgono della straordinaria collaborazione della violoncellista e cantante Adele Pardi, trovo anche un filmato dello spettacolo su di un sito-concorso.