Una settimana di “Vergognamoci per lui” (41)

Creato il 03 ottobre 2011 da Zamax

Un giorno di gogna non fa male a nessuno. Come dicono i filosofi più in gamba, è tutta esperienza. Su GIORNALETTISMO.COM

 

WLADIMIRO BOCCALI 26/09/2011

Eccellente pensata del sindaco di Perugia alla partenza della Marcia della Pace Perugia-Assisi. Rivolgendosi alla folla ha detto: “Siete la parte migliore di quest’Italia lacerata”. Lacerata laceratissima: da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Da una parte i peggiori, dall’altra i migliori. Amen. E che la pace sia con voi.

ANGELO BAGNASCO 27/09/2011

Il cardinale ci ricasca: “La questione morale, complessivamente intesa,” dice, “non è un’invenzione mediatica: nella dimensione politica, come in ciascun altro ambito privato o pubblico, essa è un’evenienza grave, che ha in sé un appello urgente.” Che la questione morale esista, anche complessivamente intesa, non c’è alcun dubbio, almeno da quando la stirpe di Adamo dovette guadagnarsi la pagnotta col sudore della fronte. Il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, il vero e il falso: tutta roba che fa bene all’anima e riscalda il cuore. Peccato che proprio fra molti dei paladini della questione morale essa trovi spiriti che l’avversano nel profondo. Infatti per la questione morale vale quello che disse Gesù a proposito della pace: “Vi do la mia pace, non come ve la dà il mondo, io ve la do”. Anche il mondo ti dà la sua questione morale, degradata a moralismo opportunistico e senza misericordia, ad ipocrisia di massa: bestia immonda da cui tenersi ben lontani, anche con le parole, quando è il momento.

BEPPE SEVERGNINI 28/09/2011

Per il motteggiatore dell’establishment è finito – finalmente! – l’amore tra gli italiani e Berlusconi. Read my lips: this time’s for real. Hopefully. Questo ha scritto, più o meno, in un articolo sul Financial Times. Io sospetto che l’abbia buttato giù in combutta col Corriere al solo scopo di passarlo al Financial Times; che i Britons siano stati felicissimi di pubblicare un articolo su un paese di fanfaroni guidato da un fanfarone meno babbeo dei loro compatrioti: “he told us what we wanted to hear”, questa la finissima tecnica di seduzione dell’iper-populista, un misto di Juan Perón, Vladimir Putin and Frank Sinatra; e che il Corriere, dopo aver spifferato la storia alla maestra come uno scolaretto ruffiano, sia stato felicissimo di riprendere sul suo sito web – nell’originale inglese – un imbarazzante bignamino di storia antiberlusconiana, vergato con tocco leggero e impreziosito dall’imprimatur dell’autorevolissima gazzetta britannica. Il temino doveva deliziare l’establishment nostrano e lo straniero, impresa tradizionalmente congeniale ad un perfetto figlio della razza italica quando vuol dare il peggio di sé: he told them what they wanted to hear. L’articolo, ahinoi, è stato però sbeffeggiato dalla maggior parte dei commentatori: perché anche i babbei sono uomini, e nel loro piccolo sanno pure l’inglese.

FERDINANDO ADORNATO 29/09/2011

Non se ne sentiva più parlare. Ieri abbiamo capito perché. Il deputato ha dichiarato in aula che “l’UDC non vota tanto contro il ministro Saverio Romano, ma contro questa politica liquida che egli rappresenta”. La sociologia liquida da qualche anno inonda le librerie ed ormai a nessun concetto, a nessun essere animato od inanimato si nega il diritto alla liquidità. L’intellettuale liberal ha pensato che ieri fosse il momento giusto di unirsi al coro dei liquidatori. In altri termini, di farci sapere che è bollito.

ALDO CAZZULLO 30/09/2011

Ei fu. Siccome immobile, dato il quasi mortal sospiro. Chi? Ma il Corriere della Sera, naturalmente, dopo l’ennesimo fallito assalto al governo Berlusconi, la cui agognata caduta è ormai diventata un caso d’isterismo di massa che sarà studiato per secoli. La dura realtà è diventata un po’ alla volta scandalosa per chi si nutriva di aspettative irrazionali. La sua sola speranza è che la sua irrazionalità contagi anche gli assediati, dopo aver travolto quelle prudenti penne della grande stampa borghese che oggi parlano, per nascondere la loro malattia, ed il loro cedimento, di un “paese attonito”. Ma no, ma perché? Se ne facciano una ragione: c’è un bel pezzo di paese che non è popolato da allocchi facilmente impressionabili.


Filed under: Giornalettismo, Umorismo Tagged: Aldo Cazzullo, Angelo Bagnasco, Beppe Severgnini, Ferdinando Adornato, Vergognamoci per lui, Wladimiro Boccali

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :