Una settimana in Croazia tra i parchi nazionali e le spiagge della Dalmazia

Creato il 05 agosto 2014 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Dato che il tempo a disposizione non è molto, abbiamo deciso di attraversare l’Adriatico caricando l’auto su un traghetto della compagnia croata Jadrolinjia. Partiti da Ancona il sabato sera alle dieci, arriviamo a Zara, in Croazia, il mattino dopo alle sette. Il viaggio in traghetto ci ha consentito di riposare per tutta la notte, e se si parte in un periodo poco trafficato si può benissimo evitare di prenotare cuccette o poltrone dato che ci sono molti divanetti comodissimi a disposizione. Se poi ci mettiamo che alle prime luci dell’alba ci si ritrova circondati dall’Arcipelago Zaratino e che dopo uno slalom tra le isole si vede spuntare la città di Zadar, il benvenuto da parte della Croazia è impeccabile.

Il tempo di sbarcare e usciamo dalla città diretti verso il Parco Nazionale di Plitvice distante circa 200 chilometri da Zadar. Tra i bei panorami della Croazia ci congiungiamo con la Statale 1 che ci porta diritti al parco nazionale e al vicino paese di Jezerce, dove abbiamo prenotato un camera per due notti all’hotel Golden Lake, una casa privata riadattata per ospitare turisti in una zona boschiva con camere arredate in stile moderno ma con un gusto rustico. Poco dopo siamo all’ingresso del parco.

Visitare il parco in un giorno solo non consente di apprezzarlo pienamente, per questo noi torneremo anche il giorno dopo. L’intera area del parco può essere suddivisa in due parti, una alta e l’altra bassa: la prima la si raggiunge con degli autobus che portano i turisti nel punto più alto del parco, mentre alla zona bassa si accede grazie a della barche.

Decidiamo di visitare prima la parte alta e dopo essere arrivati con l’autobus incominciamo a scendere lungo delle belle passerelle in legno che in circa quattro ore ci riporteranno al punto di partenza. Il cammino è spettacolare, si scende costeggiando decine di cascate e laghetti, si cammina in questo meraviglia fino a giungere alla seconda parte del parco dove vari traghetti caricano i turisti per attraversare il più grande dei laghi del parco, il Jezero Kozjak. Dopo 15 minuti di navigazione si arriva in un’area attrezzata con bar e ristoranti. Da qui si parte per esplorare la parte bassa del parco, il percorso è meno selvaggio della parte alta ma i laghi sono più grandi e il colore dell’acqua è indimenticabile.

Il giorno dopo decidiamo di invertire il percorso, ci imbarchiamo sul traghetto che ci porta nella parte bassa da dove prendiamo un sentiero che ci porta in una zona molto panoramica da dove si ha una splendida visuale del parco. Camminiamo per ore lungo le passerelle che attraversano i laghi fino ad arrivare ad una fermata dell’autobus che ci riporta nella parte più alta del parco.

Il mattino seguente ci svegliamo sotto un violento temporale, ma decidiamo di partire nonostante le forte pioggia. Ripercorriamo la strada fatta all’andata e decidiamo di visitare la vicina isola di Pag confortati da uno spiraglio di sole.

L’isola è collegata al continente da un piccolo ponte ed è divisa in due: la parte rivolta verso la costa è completamente spoglia e battuta dalla Bora, mentre la parte rivolta verso il mare è ricoperta ad una tipica vegetazione mediterranea. A metà dei suoi circa 80 chilometri di lunghezza si trova la città principale, Pag, con il suo grazioso centro storico.

Ci inoltriamo nell’isola fino a giungere a Novalja, nota per la sua incantevole spiaggia. Notiamo che i giovani sembrano gli unici abitanti del luogo e noi dopo una buona frittura di pesce passiamo qualche ora tra spiaggia e un mare cristallino. Una volta ripartiti seguiamo la costa fino alla città di Biograd na Moru.

Biograd na Moru si è rivelata una bella località di mare con una lunga spiaggia, una grande pineta con diversi campeggi molto belli, un lungomare pieno di locali e negozietti all’ombra della pineta e un centro storico con tanti ristoranti dove gustare ottimo pesce a prezzi convenienti. Dal molo partono anche escursioni verso le Isole Incoronate (Kornati). Noi alloggiamo in uno strano albergo, il Carpymore, che è fondamentalmente un ristorante con alcune camere dove gusteremo ottime colazioni con tanto di muesli servito con frutta fresca e yogourt, uova con bacon o prosciutto e un cappuccino da fare invidia ai migliori bar d’Italia.

Ci dirigiamo verso il Parco Nazionale della Cherca (Krka in Croato), un’altra meraviglia della natura. Il parco ha due entrate, una nel paese di Lozovac e un’altra molto più bella a Skradin, un paesino bellissimo sulla riva del fiume Krka con tanto di porto per raggiungere il mare o risalire il fiume e addentrarsi nel parco nazionale.

A Skradin ci si imbarca gratuitamente e si risale lungo il fiume fino all’entrata del parco. Subito dopo l’ingresso ci appare in tutta la sua bellezza la cascata Skradinsky Buk, 17 balzi per 800 metri di spettacolo assoluto, una delle cascate più belle che abbia mai visto.

Ci incamminiamo per sentieri e passerelle lungo un percorso adatto a tutti, visitiamo un antico mulino e torniamo ai piedi della cascata dove è possibile tuffarsi in acqua e stendersi nel bel prato per uno spuntino e una birra. Risaliti sul battello facciamo ritorno a Skradin, dove saliamo fino ad una fortezza da dove si gode di un bel panorama sulla città e la costa. Sulla strada del ritorno visitiamo la bella città di Sibenik affacciata sul mare: come tante città adriatiche si notano le origini veneziane con le strade e i vicoli completamente lastricati di pietra bianca d’Istria.

Il giorno dopo siamo sorpresei dalla pioggia, così decidiamo di visitare Zara. La città vecchia è chiusa tra alte mura e il mare. Dopo essere entrati dalla Porta di Terraferma visitiamo il centro storico che è completamente pedonale, percorriamo la via principale fino a raggiungere la Chiesa di San Donato, simbolo della città ed esempio di architettura Bizantina che fa parte della zona del foro Romano e che ci porta sul bel lungomare famoso per il suo Organo Marino, un complesso di canne poste sotto la passeggiata che suonano quando le onde del mare spingono l’aria all’interno. Accanto c’è un installazione chiamata “il Saluto al Sole“, 300 mattonelle di vetro che si illuminano di vari colori al tramonto.

L’ultima giornata intera in Croazia la dedichiamo a Biograd na Moru e alle sue spiagge. Attraversata a piedi la grande pineta arriviamo alla Baia di Cvarna Luka, dove grazie a qualche ora di sole passiamo dei bei momenti tra spiaggia, mare e pineta.

Informazioni utili

Costo del viaggio in traghetto Ancona-Zadar per 2 persone e un auto: circa 350 euro andata e ritorno.

Costo di ingresso al Parco Nazionale di Plitvice: 25 € per una giornata, 40 € per due giorni.

Costo di ingresso al Parco Nazionale della Cherca: 12 €.

Alloggi: gli ultimi 20 chilometri della Statale 1 che da Zadar porta a Jezerce, dove si trova l’ingresso al Parco Nazionale di Plitvice sono costellati di alberghi e appartamenti per tutte le tasche.


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