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Una storia di spionaggio raccontata con il piglio del grande narratore di thriller

Creato il 10 marzo 2012 da Pupottina
Una storia di spionaggio raccontata con il piglio del grande narratore di thrillerSpykiller di Matthew Dunnthriller Longanesi, collana Gaja Scienza, 432 pagine, € 17.60Will Cochrane ha poco più di trent’anni, è spietato, inarrestabile, una perfettamacchina per uccidere. Solo quattropersone al mondo sanno della sua esistenza,per tutti gli altri lui è soltantouna leggenda, un nome in codice.Spartan.
Will è il solo che possa impedire unastrage terroristica colossale. Ma nonostante Will sia abituato a operare incondizioni estreme, questo per luinon è un incarico qualunque. Per ordinedell’MI6 e della CIA, Will devestanare l’uomo che ha ordito i più tremendiattentati degli ultimi anni.L’uomo che si sta preparando a organizzarneuno ancora più sconvolgente.L’uomo più potente e allo stessotempo più nascosto del Medio Oriente.Il suo nome in codice è Megiddo,che vuol dire Armageddon: la fine delmondo.
Da Sarajevo a Berlino, da Londra aParigi fino a New York, Will è costrettoa una caccia senza quartiere. Il suounico appiglio è Lana, una donna cheha un legame misterioso con Megiddoe che può fare da esca per portarloallo scoperto. Ma Lana sconvolgela vita di Will, facendogli scoprire sentimentida cui è sempre rifuggito, preferendola sicurezza dell’uccidere oessere ucciso al rischio dell’amore.Ora tutto il suo universo sta per crollare,proprio quando le speranze delmondo sono aggrappate a lui.
"Una storia di spionaggio raccontata con il piglio del grande narratore di thriller. Magistrale." Jeffery Deaver
"Un grande talento, capace di combinare immaginazione e realtà in un thriller d'esordio da non perdere." Lee Child
MATTHEW DUNN, exagente dell’M16. Il suo ruolo era quello di arruolare agenti segreti, spieinternazionali spesso infiltrate in ruoli governativi di spicco presso il loropaese di nascita. In una recente intervista ha confessato a Jeffery Deaver:“Quando lavoravo come spia, operavo sotto falsa identità, spesso per anni. Perquesto ho scelto di scrivere con il mio vero nome, perché qualcosa del miolavoro fosse legato alla mia vera identità. Della mia vecchia vita rimpiangosoprattutto gli agenti sotto copertura che lavoravano per me. Abbiamo pianto eriso insieme, condiviso momenti terribili, ma non era mai Matthew Dunn cheparlava, anche se le emozioni erano vere. Rimpiango questo più di ogni altracosa”. Spykiller è il frutto diquesti anni di esperienza sul campo. Un romanzo che fissa un canone, come èstato riconosciuto da scrittori del calibro di Lee Child e Jeffery Deaver.
UN BRANO ESTRATTO DAL THRILLER "«Sicuro che oggi non mi ammazzeranno?» La spia si strofinò il volto rasato con il dorso della mano e abbassò lo sguardo sul prato bagnato di Central Park. L’alba era spuntata da da poco e oltre i confini del parco il mormorio di New York giungeva distante e attutito. Aggrottò la fronte e scosse lievemente il capo. Cadeva una leggera pioggia ma non c’era un filo di vento. «Tutta questa faccenda mi sembra strana.»
Will Cochrane lo osservò per qualche istante prima di parlare. «Soroush, è una faccenda strana. E per questo che ci sono tre uomini addestrati nelle vicinanze, pronti a proteggerti.»
La ruga di preoccupazione sulla fronte di Soroush divenne ancora più profonda. Alzò lo sguardo su Will, che era alto e robusto. «Soltanto tre? E tutto qui quello che i tuoi padroni dei servizi segreti britannici sono riusciti a darti?»"  
IN LIBRERIA DAL 15 MARZO

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