Una storia metaforica

Creato il 07 luglio 2010 da Gianclint
Un tizio sta guidando la sua amata fuoriserie in autostrada, lanciato a più non posso verso la sua meta. D'improvviso sente un rumore, dapprima flebile flebile, successivamente col passare del tempo sempre più forte. Sembra proprio che provenga dal motore.
Il tizio decide di uscire dall'autostrada e recarsi da un meccanico.
"Ascolti ho questo rumore..."
"Direi che è la cinghia. Ancora pochi chilometri e resta a piedi." dice il meccanico.
"Ok allora mi controlli i livelli che ho fretta di ripartire."
"Ma le ho appena detto che la cinghia è da cambiare..."
"Ah, d'accordo. Allora mi dia una pulitina al vetro anche, grazie."
Il meccanico un po' seccato obbedisce, nonostante non sia d'accordo.
L'uomo paga il meccanico e riparte con la sua fuoriserie verso il tramonto. Dopo pochi minuti il rumore ritorna imperterrito.
"Oh! Un rumore alla macchina! Chissà cos'è?" dicendo esce dall'autostrada e si reca da un altro meccanico.
"Direi che è la cinghia. Ci fa poca strada con questa, gliela cambio."
"Si, si d'accordo. Anche secondo me sono le gomme sgonfie. Me le gonfi che riparto."
"Forse mi sono spiegato male, è la cinghia. Qui rischia grosso, si fidi. Gliela cambio in pochi minuti."
"Va bene, se proprio insiste, mi cambi anche le pastiglie dei freni. Ma si sbrighi che ho fretta."
"La cinghia! E' la cinghia!"
"A proposito intanto che lavora. Dov'è il bagno? Devo fare pipì. Si sbrighi con quei freni mi raccomando."
Il meccanico, imprecando, esegue gli ordini. L'uomo torna dal bagno, paga profumatamente il lavoro inutile alla macchina e riparte felice. Saluta il meccanico che se la ride coi colleghi, e se ne va dinuovo in autostrada.
Manco a dirlo, appena ripresa l'autostrada, il rumore, fortissimo, ricomincia.
"Ma tu guarda... Un rumore alla macchina, ora mi fermo all'Autogrill e chiedo cosa può essere."
E così fa. Si ferma dal benzinaio che con buona volontà, pur capendocene poco, prova a dare la sua ipotesi.
"Secondo me è la cinghia, a vederla così sembra messa malissimo. Io le sconsiglio vivamente di muoversi. Chiami l'Aci e si faccia portare l'auto da un meccanico."
"Un meccanico? Ancora? Ma non ci capiscono nulla quelli li! Pensi che ho portato la macchina da due meccanici diversi e ancora adesso ho dei problemi. Ma si può?"
"In ogni caso la cinghia è da cambiare."
"Ok, mi faccia il pieno che riparto."
"Ma dove vuole andare? Non riuscirebbe ad uscire dall'Autogrill! E' un miracolo che sia arrivato fino a qui sano."
"No, no. Io devo ripartire. Mi faccia il pieno che sono in riserva."
"Non se ne parla."
"Si sbrighi!"
"Assolutamente no! Non la faccio andare via con una macchina in queste condizioni!"
"Lei è un villano! Mi chiami il suo capo, la farò licenziare!"
"Il mio capo sono io!"
"E allora è licenziato!"
"Ma lei non può licenziarmi!"
"E allora vada a fare in..."
"Non si azzardi neanche! Sa cosa le dico? Se ne vada, se ne vada pure! Cazzi suoi!"
E così l'uomo fa. Risale in macchina, parte di slancio con tanto di sgommata prolungata nel tempo e nello spazio, e dopo 10 metri si schianta contro il guard rail. Scendendo dalla macchina si volta verso il benzinaio e gli urla: "Mi scusi! Potrebbe aiutarmi? Qualcuno ha messo un guard rail dove non ci doveva essere e gli sono andato addosso!"
Un'ora dopo, mentre l'auto viene rimossa dal carro attrezzi, l'uomo ha un'intuizione: "Ah! Ora ho capito! è colpa dei meccanici se mi sono schiantato! O forse della sfiga... O magari ho fatto aquaplaning. Mmm, oppure è colpa del benzinaio che non mi ha fatto il pieno? Ah forse è stato il vento contrario..."
E' un'impresa titanica parlare con chi non vuole ascoltare. Se una persona ti dice che non ci sono problemi anche se glieli sbatti in faccia più e più volte, non c'è verso. I problemi non ci sono e non ci saranno mai, anche se alla fine pagherà per la sua indifferenza forzata, per orgoglio, inisiterà nel dire che va tutto bene e semmai ci sono problemi, sono causati da altri fattori che da lui non dipendono. Ma l'importante è perseverare nel l'impresa di fargli capire le cose come stanno, almeno se si fallisce, si è fallito provandoci.