Nel week end mi sono rivisto due film di avventura vecchio stile, quello che si può definire pulp: Indiana Jones and the Last Crusade e The Mummy (quello del 1999, per intenderci). Ora, sulla definizione di Pulp, vi rimando a un articolo dell’amico Davide Mana che mi sono riletto, e che è sicuramente molto più autorevole e informato sul genere. Leggetelo, ne vale la pena.
Ebbene, mi è tornata la voglia di metter giù due righe su un’avventura del genere, partendo dal tracciare alcuni elementi che vorrei inserire. Premetto che sarebbe un passatempo, uno svago senza pretese di originalità, anzi, come spesso accade potrebbe contenere appositamente qualche cliché sul genere per creare atmosfera.
Se dovessi tracciare una lista di elementi che vorrei inserire, credo potrebbe uscirne una cosa del genere:
- Un avventuriero tutto d’un pezzo, pieno di sé e di ironia, nonché colto abbastanza
- Una donna stile zuccherino che strilla ogni due per tre, che sembra non debba aver nulla a che fare con l’avventuriero, ma poi se ne innamora
- Un villain come si deve, magari nazista.
- Nazisti o qualcosa di simile
- Una femme fatale che inganna l’avventuriero
- L’amico fedele dell’avventuriero
- Un animale che segue l’avventuriero (opzionale)
- Un mito che si rivela essere vero, nonché il centro della storia
- Alcuni indizi che portano sulle tracce del punto precedente, con mappe, libri, papiri ecc…
- Un bar losco
- Una località interessante
- Una località esotica
- Sparatorie e scazzottate
Okay, arrivati fin qui non ci troverete nulla di originale né di accattivante magari, ed è qui la sfida: riuscire a scrivere una storia interessante, coinvolgente e perché no?, divertente, miscelando questi elementi caratteristici.
Ci penserò su, non si sa mai, anche se so già che ci vorrebbero ore e ore di documentazione. Magari potrebbe essere quella la parte migliore.