Libri, libri, libri, luci al led e una strada di Melbourne: ecco i protagonisti di una speciale istallazione per il Festival Light in Winter, realizzata da un collettivo di artisti. Il tema era la letteratura e loro hanno voluto creare un’atmosfera intima e accogliente, fare di Federation Square un centro di aggregazione attorno a piccoli contenitori di mondi, storie e vite. Se l’architettura metropolitana, il traffico, il correre continuo in modo indefinito sembrano sottrarre pezzi di sospensione alla nostra quotidianità; il libro scambiato, raccolto e sfogliato lungo il percorso illuminato, consente di riappropiarsene.
Libri considerati vecchi, obseliti hanno trovato un nuovo modo di essere ancora perfettamente adatti ad attrarre l’attenzione. I passanti incuriositi da questo fiume da essi riempito, hanno potuto interagire, scambiarseli e prenderli. Nel bel mezzo della città, hanno avuto la possibilità di fermarsi, accostarsi al mondo quasi irreale di fronte ai loro occhi eppure molto familiare, proprio perché pieno di libri. Il libro è qualcosa di vicino, presente nelle nostre case, sul comodino vicino al letto ed anche se non li leggiamo con assiduità è lì. Sappiamo che c’è. Come c’è il mondo che racchiude, l’avventura che racconta. L’istallazione si caratterizza per una temporalità quasi statica, senza inizio e fine. Lo spazio che occupa si fa luogo scenico, come a teatro. Ha una sua vita, un’esistenza a sé e contemporaneamente aperta alla comunicazione con il “pubblico”. E’ la strada a garantire la partecipazione, l’azione. E le persone sono incluse nella performance, questa non esisterebbe senza di esse. Il coinvolgimento ne è il fulcro. L’emotività attrae, chiama, soddisfa. L’esperienza e l’intrattenimento in questa realtà, che è dentro e fuori da quella nella quale ci si muove normalmente, sollecitano l’attenzione e la deduzione di significati altri, personali, possibili e diversi per ognuno. Proprio come la lettura di un libro. Proprio come il percorso intrapreso lungo una strada.