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Una suite di apparenze – Una poesia di Mark Strand, tre foto di Carmelo Di Giorgio

Da Met Sambiase @metsambiase
(c) Carmelo Di Giorgio

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UNA SUITE DI APPARENZE

In un altro tempo, vorremmo sapere che aspetto avesse la Terra

allora, e se le persone erano come noi adesso. In un altro tempo,

le testimonianze che ci hanno lasciato ci convinceranno che siamo immutati

e che ci troveremmo bene nel passato, non solo nel presente.

E ne saremo compiaciuti. Ma al di là di questo, quel che non si può

Vedere o spiegare sarà sempre altrove, sempre presunto,

invisibile anche sotto i segni – la bella superficie,

la conoscenza fuori del comune – che lo indicano. In un altro tempo,

quel che non si può vedere ci delineerà, e saremo indotti

a dire che il linguaggio è errore, e che con il rappresentarlo

si fa torto ad ogni cosa. Il sé, diremo, non può mai essere

visto con un travestimento, né mai esser visto senza.

Mark Strand 

da L’INIZIO DI UNA SEDIA

© Donzelli editore.

(c) Carmelo di Giorgio

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