Sebbene oggi Una sull'altra non sia molto ricordato - in fondo trattasi di una pellicola ancora acerba e i successivi gialli (Una lucertola con la pelle di donna, Non si sevizia un paperino e Sette note in nero... per non parlare degli horror) sono nettamente migliori - vi sono presenti molti elementi interessanti e quei primi timidi passi che, col senno di poi, preannunciano quel che il regista ci regalerà negli anni successivi: una visione cinica nella narrazione, elementi erotici sparsi sapientemente per tutta la pellicola che culminano con una scena semi-lesbica tra la Mell e la Martinelli, nonché una ripresa al limite del pornografico di un cadavere in decomposizione.
Sicuramente il più sexy dei sexy-thriller italici dell'epoca. Merita un recupero.
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