Anni fa, presa dalla passione per il patchwork avevo cucito delle meravigliose tovagliette personalizzate per ciascuno di noi. Poco dopo ne avevo preparato un set un po’ più semplice, che richiedesse meno lavoro.
Ma nel frattempo la famiglia si è allargata e così, un anno fa circa abbiamo comprato cinque tovagliette all’Ikea, monocolore e poi le ho ricamate (a macchina) con le nostre iniziali. Adesso me ne servono di ricambio e, visto che la famiglia cresce ancora ne abbiamo comprate altre sei; oggi le ho decorate per renderle più belle e personalizzate. Un lavoretto carino e semplice, che non richiede troppo tempo. Ecco cosa ho fatto.
Occorrente:
- tovagliette, nel nostro caso quelle Ikea che costano poco;
- tessuti colorati in cotone che non perdano colore (le cotonine americane sono l’ideale), vanno bene anche ritagli;
- filo in tinta;
- sagome di carta.
Innanzitutto ho stampato le sagome di carta da immagini trovate nel web, questo perché sono imbranata con la matita, altrimenti si possono tranquillamente disegnare. Ne ho fatti tre pezzi per ogni soggetto, ma in tre misure diverse.
Ho ritagliato le sagome in carta, le ho appoggiate sul tessuto del colore prescelto, al rovescio e ho riportato il contorno con una matita. Poi ho ritagliato la sagoma dal tessuto, senza margini di cucitura. Se volete delle tovagliette reversibili tagliate due pezzi per ogni sagoma di ciascuna dimensione.
Le ho spillate in posizione sulla mia tovaglietta. A questo punto si può scegliere di procedere (come ho fatto io) all’applicazione con una semplice cucitura a zig zag non troppo stretto, ma molto fitto (ho impostato la macchina a 2,5 di larghezza e 0,4 di lunghezza punto).
Oppure, se si è alle prime armi, o se il lavoro richiede grande precisione, o ancora, se si vuole fare la tovaglietta double-face, prima dello zig-zag è meglio fissare la sagoma con un punto dritto a filo del margine.
In questo modo sul retro si creerà l’immagine sulla quale possiamo sovrapporre la seconda sagoma della stessa dimensione che va cucita allo stesso modo, con un punto dritto a filo.
Infine si procede con lo zig-zag che fisserà l’applicazione su entrambi i lati.
Va fatta particolare attenzione alle rientranze e alle punte; mentre si cuce, lentamente, si può trattenere un po’ la stoffa perché il punto si ripeta nella stessa posizione. Senza esagerare, altrimenti si rischia che l’ago si rompa!
Io non le ho fatte double-face, quindi per la bobina ho usato un filo neutro e questo è il risultato del retro della tovaglietta.
Nel caso in cui ci siano parti sottili nel disegno si possono ricreare direttamente con lo zig-zag. Si spillano le parti in tessuto sulla tovaglietta e poi, seguendo il disegno originale si riportano le linee a matita (meglio a gessetto… ma i miei sono scomparsi!).
Una volta cucite le parti in tessuto si procede con lo zig zag (che in questo caso io ho allargato a 3,5) sopra le linee disegnate.
E ora una tovaglietta per ciascuno, bimbo in arrivo compreso! Mi sa che, però, sarà il caso di prendere un tavolo più grande…magari in una cucina più grande… in una casa più grande!