una tra tante

Da Leucosia

l’altro giorno c’è stata la riunione con le maestre e i genitori per scegliere il rappresentante di classe alla scuola di Chicco. armata di stampella e di tanta buona volontà ci sono andata ed è stato un pomeriggio da incorniciare – sul serio.

innanzitutto per la bellezza della riunione: vedere delle mamme come me, con la stessa identica espressione sul viso – tra il rilassato e il pensieroso per  aver lasciato il pupo a casa! – ma soprattutto mamme alla mano, con le stesse problematiche e il desiderio di trovare dei comuni accordi per risolverle…che quasi dimenticavo la stampella rintanata sotto alla sedia. e poi la cosa più bella per me, oltre ad aver visto con calma tutti i lavoretti di mio figlio -dalla foglia autunnale marroncina al grappolo d’uva fino al funghetto e ai fantasmini allegri appesi sul soffitto- è stata quell’atmosfera di accoglienza e complicità, quel sentirmi parte di un gruppo, essere una parte del tutto.

non so se mi sono riuscita a spiegare bene…quel pomeriggio la mia malattia non era protagonista, io ero una di loro e basta. certo non nascondo che ho dei piccoli aiuti. ad esempio il custode della scuola quando mi vede in cortile mi fa entrare prima di tutte e prima del suono della campanella e mi fa accomodare in segreteria per non farmi stancare troppo. mentre le altre mamme aspettano fuori. d’altra parte se stessi bene come prima dell’estate anche io farei capannello insieme alle altre , magari nel gruppo delle non fumatrici

e ad onor del vero, il giorno della riunione ero leggermente stanca nelle gambe perché -udite! udite!- sto affrontando un nuovo piano fisioterapico, fatto di salite e discese delle scale del palazzo. perchè se fino a poco tempo fa mi limitavo a salirle e a scenderle accompagnata dal fisioterapista, passo dopo passo, gradino dopo gradino come fanno i bimbi piccoli, ora siamo passati a un livello più impegnativo: le scale le sto facendo quasi in solitaria alternando i passi, e non vi sto a raccontare la fatica unita alla strizza che ho di cadere. ma intanto sono fiera veramente fiera dei miei progressi! se solo penso a come stavo inguaiata ad agosto! ora che il peggio è passato, il pensiero di migliorare e di stare bene è la giusta spinta per raggiungere tutti quegli obiettivi che prima mi sembravano soltanto un miraggio!