Shimano Antares 7/28gr, Biomaster 3000, Vibrax 3
Scherzi a parte, all’Apertura nevicava, l’acqua era a 2 gradi e, iridee immesse a parte, non si muoveva un pesce. Questo weekend non ha regalato catture a raffica, ma ha segnato l’inizio delle danze, direi un gran danzare per gli impavidi “eroi Anonimi”. Andiamo con ordine, cos’è successo veramente?
La voglia di pescare cresce da un weekend all’altro come incessante rullo di tamburi, il ritmo incalza giorno dopo giorno, si fa più forte, come se ci avvicinassimo nel buio della notte alle luci di un falo’ nella foresta. Vicino al fuoco il suono e’ fortissimo e i pensieri ballano scomposti, vorticosamente: così è la sera prima, così prepari la borsa e accarezzi la canna.
Ancora buio e si parte, equipaggio misto serie A e serie B, 100% Anonima Cucchiaino, io e Francis sfrecciamo verso Borgosesia.
Armiamo le canne e scegliamo le scatole degli artificiali con la ritualità di chi conosce un mestiere nobile e antico, 7.30 il primo lancio. Il fiume qui è davvero ridotto ad una miseria rispetto al fragoroso e imponente corso della piena stagione. Maledetti canali che straziate il suo corso! Le buche sono comunque una promessa di big fish e sognamo ad ogni lancio. Non si vede una coda, andiamo a monte in SVPS.
Mi sento felice, pieno di vita ma anche un po’ agitato, come prima di un esame. Il fiume e’ il professore, la preparazione e’ stata tanta, le trote sono l’esame.
Il fondo del fiume reclama un artificiale e mentre ripasso il corollario di laiche memorie,
Io lotto caparbiamente con il fondo, lui recupera lento tra due correnti e: ferra! C’è! E’ bella! Pensiamo ad una fario visti i salti spettacolari in corrente… mi arriva davanti e la guadino per lui: marmo! La schiena è marmorata e la forma è quella della regina, ma puntini rossi ci dicono che questa bella trota di 43 centimetri è un ibrido. Due foto: via fila verso il fondo. Siamo a metà mattina, 10.30, gran scappottamento: ci facciamo i complimenti che a vederci sembriamo i Ringo Boys o forse Dolce & Gabbana… va beh…
14.30 in trattoria: “Grazie signora, spezzatino e polenta vanno benissimo! Come dice? …Va bene, finiamo anche la rollata con contorno di zucchine”.
piccola pausa nel duro mestiere dello spinner
Pieni di calorie, energie, simpatie, frivolezze e caffeina, decidiamo di cercare ancora la giusta corrente per condizioni di scarsa portata e luce intensa. Le esche smaltate la fanno da padrone, con qualche tentativo di bronzo.
Mentre guido verso lo spot un pensiero lancinante mi trafigge la mente: io sto cappottando.
Un altro ancora più tetro mi spezza il cuore: la serie B, B come Barbara e Beona, vanta una bella cattura…
Il fiume porta via i pensieri con il fluire delle sue acque, una tela perfetta che proviamo a pennellare con lanci calcolati e recuperi intensi… altre piccole fario si fanno vedere, la luce cambia, qui la valle è stretta. Sono circa le cinque, l’esca bianca in acqua non mi piace più, l’argento sarebbe troppo su quel fondo così verde. Penso ad un rotante, magari piccolo ma con il corpo pesante per stare più basso: vibrax 3 paletta oro.
Da come tira penso a un pesce sui 50, oggi ho la canna 7/28gr, di solito pesco più pesante, si flette parecchio è fantastico, mi godo il recupero! Mi arriva davanti, la vedo, mentalmente la stimo poco più di 40, appena è a valle accenna un salto ma la abbatto subito portando la canna bassa “Frank!” lo chiamo, mi vede e arriva mentre la misuro in acqua: 43cm… Sono pesci selvatici, non immessi, sembra uno scherzo degli dei questo pareggio perfetto! A dirla tutta questo pesce è decisamente ibrido, poca marmoreggiature, qualche punto rosso sporadico, molto argentato, con una gobba pronunciata e un corpo molto massiccio a dispetto della stagione (ecco perché tirava così!). Appoggio la canna, la sollevo un istante, Francis scatta, il pesce si muove ed è già in acqua, lanciato come un siluro verso il centro del fiume.
Entusiasmo.
Risaliamo ancora, una grande pozza profonda è il “mostro finale” di questa bellissima giornata.
Un lancio a testa in silenzio tombale, ultime luci, esche argentate, ondulante Vs. rotante, sognamo il pesce della vita, almeno il sorpasso sull’altro per farci simpaticamente beffa l’un l’altro. Chiamiamo gli ultimi 3 lanci.
A buio fatto camminiamo come loschi figuri lungo la statale, soddisfatti, sappiamo quanto sia stata una giornata preziosa.
Rock’n'Rod
piccola pausa nel duro mestiere dellospinner
" data-orig-size="2592,1944" data-image-title="piccola pausa" data-orig-file="http://anonimacucchiaino.files.wordpress.com/2013/03/2013-03-10-16-23-05.jpg" data-liked="0" height="112" data-reblogged="0" width="150" data-medium-file="http://anonimacucchiaino.files.wordpress.com/2013/03/2013-03-10-16-23-05.jpg?w=300" aperture="aperture" />