Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha seguita e chi mi ha ascoltato.Mentre le sue condizioni di salute andavano peggiorando, "Vivere il qui e adesso" era diventato il mio mantra perché mia mamma nonostante tutto c'era ancora!Nonostante quasi tre anni di malattia, stavo sbattendo la testa contro un muro molto duro che volevo abbattere e quando è arrivato l'improvviso peggioramento ed assieme è arrivata la fatidica frase "La situazione può precipitare da un momento all'altro", mi sono sentita morire, in fondo lo sapevo già ma sentirselo dire è un altro paio di maniche: il medico aveva detto che la fine stava per arrivare e non ci si poteva più fare nulla, inutili sforzi erano stati fatti negli ultimi anni.
Dopo interi giorni di pianto ininterrotto, nei quali non volevo assolutamente parlare più con i medici ma solo aspettare la fine, è scattato qualcosa.
Assieme a mio papà e mio fratello, abbiamo accompagnato la mamma verso il suo destino.
Sono stati i giorni fino ad ora più difficili per me, ho assistito impotente al suo declino fisico e soprattutto mentale.
Abbiamo chiacchierato come avevamo sempre fatto finché ci è stato possibile, l'ho vista salutare le persone a cui teneva di più senza mai ammettere che la malattia l'aveva sconfitta, l'ho vista combattere con il suo fisico che non l'assisteva più fino agli ultimi giorni, l'ho vista sbraitare perché in ospedale non voleva starci più che non la stavano curando bene, l'ho sentita insultarci (maledetta malattia!), mi ha salutato ripetendomi all'infinito che "ero sua" riempiendomi di baci a abbracci come aveva sempre fatto, l'ho sentita piangere disperata perché era stata sconfitta, lei che non si arrendeva mai.
Inutile dire che sono tutti ricordi stampati nella mia mente.
In quei giorni avevo capito cosa volesse dire vivere il momento, restare nel presente anche se si era materializzato il mio peggior incubo. Lo stavo vivendo nonostante tutto, c'ero dentro e sapevo che ne sarei uscita distrutta ma che mi stavo comportando al meglio delle mie possibilità.
Così mi ritrovo qui dopo quasi 4 mesi da quando mia mamma è mancata, dal quel mio secondo giorno zero che ho chiamato così sabato sera mentre ero al concerto di Samuele Bersani... pensiero completamente scollegato dalla situazione ma è venuto così: mentre pensavo che due anni prima ero in quello stesso posto a vedere lo stesso cantautore ma avevo mia mamma già malata ma viva e vegeta... ho pensato che la Patrizia del secondo concerto di Bersani non era la stessa del primo. Quella di oggi è un pochino meglio :)
Sono sopravvissuta, mi sento perfino più forte anche se ho tanti pezzi da ricomporre.
Sto organizzando il mio matrimonio nonostante tutto perché lo vorrebbe mia mamma, perché la mia vita va avanti, devo darle una sistemata perché tante situazioni sono cambiate e non sarà lo stesso senza di lei e non sarà facile, ho deciso di ricordarla in quell'occasione per dire a tutti ad alta voce - e forse più a me stessa - che lei c'è, è dentro al mio cuore, alla mia mente e nelle mie mani.
Vorrei fosse così per tutti quelli che le hanno voluto bene.
Per ora ci sono ancora molti ricordi che mi trafiggono a tradimento proprio mentre credo di riuscire a cavarmela, mentre sono a lavoro, mentre mi diverto con gli amici, mentre organizzo il ricevimento del matrimonio. Va così ma andrà sempre meglio, perché il suo ricordo diventerà positivo e bellissimo.
Mia mamma era una persona semplice, il suo desiderio era crescere al meglio i propri figli e nel suo piccolo, ogni sua azione era rivolta a noi.
Penserete che sia banale parlarne così adesso, forse lo è ma sono fiera di poter dire che in vita gliel'ho sempre dimostrato e non ho rimpianti, forse è anche questo che mi salva, chissà.
Mi sono presa un piccolo spazio nel mio blog di cosmesi per buttare giù i miei pensieri, ne ho una valanga che stavolta ho sentito il bisogno di tirare fuori così, scrivendo a macchinetta e il mio piccolo spazio di web mi sembrava grande abbastanza per contenere quelli di oggi.
E non importa se ho annoiato qualcuno o proprio non interessano, dicono che scrivere a volte sia terapeutico, ho pensato, pianto e riso mentre scrivevo e per ora ora va meglio. :)
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