Un post scritto di fretta, figlio di questa vita e di un tempo libero rateizzato.
Ma un post figlio anche di una ratatouille che ti spara nel passato, nei miei luoghi natii.
Righe da scrivere in fretta come tempere da spandere su un foglio per in fretta fermarsi a guardarle, prima che il colore secchi e renda il quadro una massa opaca di ciarpame.
Giornata pesante in 104, ma con un'ora per me, per uscire e partire a corsa ficcato dentro al kway che non si sa mai sudare fa bene e con le cuffie pigiate giù fin nelle trombe di eustachio a sentir della radio.
Son sceso dalla sterrata del Martini, giù fino al borro e poi via Rimaggina, la via dove sono proprio fisicamente nato, fino alle scalette, accanto al viottolone. Le scalette, tutta salita e tutta a corsa che pure a Zeman secondo me sarei piaciuto e m'avrebbe detto "Dài!".
Poi ho girato, son tornato al borro e l'ho costeggiato fino alla pescaia del fico, e oltre, dove la strada risale con la pietraia, e qui ho rifiatato prima della tirata finale.
Tutto questo con una pregevole colonna sonora. Aretha Franklin, Little Feet, U2, Crosby Stills Nash e Young, RNDM, Wall of Voodo e Michael Jackson.
Un bella stracanata fisica, ma soprattutto mentale per rammentarmi i nomi di tutti gli artisti.
Certo che chi ha decretato 'sta cosa, per cazzata che possa sembrare, aveva ragione in toto (anche se i Toto, purtroppo, non li hanno passati). E la fatica vera l'ho sentita solo a casa.
16:06
fine