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Una vita fa, con quei cartoni animati lì dove tutto è cominciato (e che non è mai finito!)

Creato il 13 agosto 2014 da Babol81
Dopo aver stilato la mia storia fumettistica, grazie ai blog La firma cangiante e Prima o poi, ecco arrivare la mia personalissima storia a cartoni animati, ispirata al post di Prevalentemente anime e manga. Preparatevi perché i cartoni animati che mi hanno cresciuta (che ancora mi crescono, vah!) e che hanno alimentato il mio amore per il genere sono tantini nonostante abbia volutamente eliminato i lungometraggi cinematografici per concentrarmi solo sulle serie televisive: occhio agli attacchi di nostalgia canaglia e... ENJOY!

Tom & Jerry e Will E. Coyote
La base per un'infanzia serena ed equilibrata. Ovviamente, è preferibile sempre scegliere gli episodi che portano la firma di Chuck Jones alla regia, sono disegnati meglio e fanno più ridere. Oppure, parlando di Tom & Jerry, quelli ambientati in Italia, con i topolini autoctoni che parlano un esilarante italiese!

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Il "mouso" napoletano!

Lo squadrone avvoltoi e Le Wacky Races
Dick Dastardley, in tutte le sue incarnazioni, è stato uno dei miti della mia infanzia. Ancora oggi mio padre si diverte a citare il cane Muttley e il suo "dammi la medaglia, dammi la medaglia!!". Imprescindibili. Le uniche due serie Hanna & Barbera che non mi facevano venire voglia di dar fuoco al televisore.

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Muttley

Il fiuto di Sherlock Holmes e Il giro del mondo di Willy Fog
Prima che qualcuno urli all'orrore, LO SO che non c'entrano nulla l'uno con l'altro. Il primo è una co-produzione italogiapponese supervisionata nientemeno che da Hayao Miyazaki ed è ispirato ai personaggi di Arthur Conan Doyle mentre il secondo è una co-produzione ispanogiapponese ispirata ai romanzi di Jules Verne. Li ho messi assieme perché adoravo entrambi ed entrambi avevano per protagonisti animali antropomorfi, nella fattispecie un segugio e un leone. Dovessi dire quale fosse il mio preferito opterei senza dubbio per Il fiuto di Sherlock Holmes e per quel balengo di Moriarty col suo accento piemontese!!

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Moriarty

Ispettore Gadget
Il bandito è là (Attivo Gadget) Ridere mi fa (Uh uh) Non mi sfuggirà (Per l'ispettore) Hip hip hip hurrà! Con il suo Hop Hop Gadget *inserire oggetto a piacere* e il messaggio che si autodistruggeva appena finito di leggerlo, il buon Ispettore è stato uno dei miti della mia infanzia e lo ricordano con piacere anche i miei!
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Mila e Shiro e Holly & Benji
I due anime che hanno iniziato ogni bambino italiano degli anni '80 allo sport. Sfido chiunque a non aver mai provato il "servizio" di Mila con tanto di capata d'esordio sulla palla all'urlo di Attack!, i passaggi fulminei di Kaori o il salto sulle traverse dei Fratelli Deker, che durante le partite di calcio tra maschietti ha fatto più vittime della guerra in Corea.

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Le improbabili evoluzioni di Mila

I fantastici viaggi di Fiorellino e Flo la piccola Robinson
Anche questi non c'entrano una cippa l'uno con l'altro ma li guardavo nello stesso periodo. Il primo raccontava la storia di Fiorellino, orfanella inseguita per tutto il pianeta dai pittoreschi pretendenti dell'odiosa principessa Florence solo perché la sua gattina Lili si era mangiata il prezioso anello di quella grandissima impunita. Lo adoravo perché la protagonista cambiava abito ad ogni puntata, adattandosi ovviamente alle varie tappe del suo viaggio. Flo la piccola Robinson invece, come dicevano nella tristissima sigla iniziale, raccontava di un naufragio a cui sopravvivevano solo Flo, i genitori e i due fratelli, che dovevano di conseguenza imparare a vivere su un'isola deserta. Il padre era ingegnosissimo e tanto saggio, il mio personaggio preferito!!

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Flo e il suo meraviglioso bestiolino

C'era una volta Pollon e Nana Supergirl
Le due supercazzole del mitico Hideo Azuma. Il primo non credo necessiti di presentazioni, tutti i bambini degli anni '80 hanno imparato la mitologia grazie a Pollon e alla sua ambigua polverina magica che "sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria". Quanto a Nanà, con le sue gambette a forma di tronco, è l'esempio di quanto gli adattamenti italiani dell'epoca, per quanto cazzari, fossero fatti col cuore: Leonetto, Bobolo e Pannocchione sono tre esempi di genialità assoluta.

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Sembra talco ma non è!

The Real Ghostbusters
E solo quelli veri, ché Ghostbusters con Malefix non l'ho mai potuto sopportare. Il mio amore per Peter Venkman, nato ovviamente col film e con l'interpretazione di Bill Murray, è rimasto vivo per anni grazie a questo divertentissimo (e a tratti pauroso, ricordo ancora adesso l'omino del sonno!!) cartone animato.
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Lupin, l'incorreggibile Lupin
Conosciuto con questo titolo, la sigla omonima e la giacca rosa, questo anime mi accompagna ancora adesso, come ben sa chi segue il Bollalmanacco. E Jigen, ovviamente, è tuttora il modello di riferimento per eventuali compagni/mariti/fidanzati.
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Lady Oscar
Volete farmi piangere allora? L'Anime per eccellenza, quello che VA visto a prescindere, dotato di un'accuratezza storica, musicale, artistica e registica ancora oggi ineguagliate. Un capolavoro che mi spezza il cuore ad ogni visione e che mi induce a versare una sciocca, nostalgica lacrima ogni 14 luglio.
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L'incantevole Creamy, Magica Emi, Lalabel, Lulu l'angelo tra i fiori
Tutte le ragazzine hanno le loro maghette. Le mie sono state queste: l'idol Creamy, la prestigiatrice Emi, Lalabel con la sua valigia e il suo "gattino che trema dalla paura" e la bionda Lulù, che cercava disperatamente il meraviglioso Fiore dai sette colori. Tutte bellissime, simpatiche da morire e con dei gadget che avrei dato l'anima per avere.

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Lulù, l'angelo tra i fiori

Duck Tales
La mia passione per Zio Paperone veniva consacrata alla fine degli anni '80 grazie a questa epica serie che vedeva lo Zione a spasso per il mondo in cerca di tesori assieme ai nipotini Qui, Quo e Qua, la governante Dettina (Cettina? Bettina? Come razzo si chiamava??), la piccola Gaia e, soprattutto, Jet McQuack. Lui. "AaaaaaaAAAAAAaaaaAAAAh Signor De' PaperOOOoooOOnii!" Un pellicano tonto e pasticcione che è stato trasformato in una checca sfranta da un doppiaggio italiano geniale ma spietato.
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Il mistero della pietra azzurra
Se un ragazzo tredicenne salverà un'acrobata del circo della stessa età comincerà uno degli anime più belli ed esaltanti di tutti i tempi, un mix di avventura, fantascienza e quelle incredibili pippe mentali che avrebbero reso famosi Hideaki Anno e lo Studio Gainax. Aggiungo che il finale dell'opera è sconvolgente e che, purtroppo, all'epoca Mediaset cominciava già a censurare parecchio e a sproposito.
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Tartarughe ninja alla riscossa e Biker Mice da Marte
Anche questi li ho uniti in virtù degli animali antropomorfi che hanno come protagonisti e per il fatto che hanno sempre tirato fuori il maschiaccio zamarro che è in me. La perdita di una sola puntata delle due serie era per me fonte di grandissimo diludendo e depressione, mancava proprio quella carica che solo un branco di ratti e tartarughe dal pugno facile poteva dare! Ah, se vi interessasse sapere quali fossero i miei personaggi preferiti, Michelangelo (fascia arancione) per le Turtles e Pistone per i Biker Mice.

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Il cast dei Biker Mice al gran completo!

Animaniacs
Dopo i deludentissimi Tiny Toons, ecco finalmente arrivare la demenzialità fatta a cartone animato, un capolavoro indimenticabile che mi ha tirato fuori cose geniali come Mignolo col Prof, i piccioni mafiosi Picciotti (sì, ho sempre avuto un debole per i Bravi ragazzi, in qualunque forma!), il Pollo Boo che tutti scambiavano per essere umano, la dolcissima Mindy col suo "ti voglio bene ciaociao!" o il Mimo! Senza dimenticare, poi, Yakko e QUESTA ROBA che mi aveva letteralmente uccisa dalle risate!
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Sailor Moon
Una malattia. Nessuna puntata persa, neanche quando Mediaset aveva deciso di mandare in onda l'ultima serie la sera e di renderla incomprensibile utilizzando TUTTE le censure possibili e immaginabili. Mentre le ragazzine della mia età scoprivano l'adolescenza, io tra le medie e le superiori scoprivo di essere una otaku e riempivo (letteralmente) diari e quaderni con le effigi di Sailor Jupiter e compagne. Inutile dire che non mi sto perdendo una puntata della nuova Sailor Moon Crystal, per quanto mi renda conto che Naoko Takeuchi sia Satana e Sailor Moon il male.
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Daria
Alle superiori ero la sua copia sputata. La mia amica Noruzza era anche riuscita a creare la sigla. "Bollalalalaaaaaa Bollalalalaaaa". Quanta nostalgia.
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Rossana
O, meglio, Il giocattolo dei bambini. Nonostante la serie fosse imbarazzante dal punto di vista del doppiaggio e dell'adattamento italiano ero comunque riuscita ad appassionarmi alle avventure di "Rossana" ed "Heric" grazie alla demenzialità di cui erano infarcite e per fortuna o non avrei mai acquistato la splendida opera di Miho Obana, al confronto della quale l'anime è una bambinata della peggior specie.
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Dragonball
All'anime tratto dal manga di Akira Toriyama mi sono appassionata a partire dalla serie Z, ovviamente. Delle avventure di Goku da piccolo non me ne poteva fregare di meno: da bravo maschiaccio zamarro ho sempre preferito gli scontri tra terrestri, namecciani, sayan e quant'altro, almeno fino all'arrivo di MajinBu e del mago Babidy, che due palle. E poi c'era quel gran figo di Junior, insomma, mica si poteva non guardare.

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Ha un'aura potentissima!!! O__O

Anime Night su MTV (Neon Genesis Evangelion, InuYasha, I cieli di Escaflowne, Master Mosquiton, Excel Saga e Le situazioni di Lui e Lei)
Ovvero i primi anime moderni guardati consapevolmente in quanto tali, in quanto adattati e doppiati con cura e amore, nonché privi di censure. Non me ne vogliano i fan di Evangelion, che mi era piaciuto molto per quanto mi lasciasse ogni volta depressa e preda del mal di testa, ma il mio cuore era stato interamente rapito dalle malinconiche vicende sentimentali di Yukino ed Arima e, soprattutto, dall'animazione sperimentale insensata di Excel Saga, con i Pu-Chu, Nabeshin, Pedro, Il Palazzo, Sumiyoshi e la moribonda Hyatt.

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I terribili alieni Puchu

I Simpson, Futurama, South Park e I Griffin
Vabbé, via. I Simpson mi accompagnano dalle elementari (sembra strano a pensarci ma è così!!), da quando venivano trasmessi dopo Paperissima. Le altre tre serie sono arrivate dopo e se adesso South Park non lo guarderei più neanche sotto tortura non posso negare di aver passato un paio d'anni in adorazione assoluta, cosa che faccio tuttora con i Griffin e Futurama.

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Sì, anche American Dad! mi piace :)

Lo studio Xilam
Last but not least. Questo studio d'animazione francese e il produttore Marc Du Pontavice mi hanno regalato chicche come Oggy and the Cockroaches, Zig & Sharko e I Dalton, gli unici cartoni animati che, in assenza dei miei capisaldi infantili, farei guardare ad un eventuale figlio/a in mezzo a tutta la rumenta che quotidianamente ammorba il digitale terrestre.

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Oggy e i maledetti scarafaggi!



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