Una volta ancora il paesaggio fuggitivo,
il lago, le valli,
gli alberi che scorrono come fiumi.
Giunge una nuvola
e acceca lo sguardo;
poi scopre
un mare, un fuoco.
Quando dormi
si ammaina la vela del tuo tempo,
si cancella il libro
per la magia dell’ombra
e passa nei tuoi sogni la scrittura.
Nei miei occhi,
la scomparsa del tuo giorno,
e il mio restare nel giorno e nella mia notte.
La bellezza scivola nella sua orbita.
Nell’isola che s’allontana
tendi l’arco.
La freccia segue la sua linea.
Io la mia.
Clara Janés