Poi mi trattengono i toni grilleschi, ovviamente, le offese a prescindere anche quelle che scaturiscono da sprazzi di ragione.
Però bisogna avere anche il coraggio di guardarsi in casa, da quella parte di casa che finora è stata la mia parte e non importa alzare il tappeto per vedere del gran sudicio.
A parte che la tempistica sbandierata da Renzi in fase d'insediamento, in quello stile sobrio e tipico di TuSaiChi, risulta clamorosamente smentita dal più elementare dei fact checking, il malessere si estende se si dedicano dieci minuti alla lista dei candidati per l'Europa che il Partito - e quella P maiuscola ci vuole tutta, ahimè - ci propone e ci propina nella circoscrizione Centro (sulle altre magari ditemi voi).
Ci abbiamo dei volti nuovissimi, con tutto il rispetto che posso avere per le persone, quali David Sassoli e Leonardo Dominici, per esempio, che non incarnano certo lo spirito innovativo che era stato il motore propagandistico principale del buon Renzi nella scalata alla popolarità.
Ci abbiamo poi anche Claudio Bucci, signori miei, un uomo che Francia o Spagna purché se magna, un uomo che cambia partito ogni volta che si alza la mattina, un uomo che sinceramente accogliere tra le fila dei candidati è un autogol alla Niccolai.
Un uomo che però si sposa come nessun altro al Cambiare Verso tanto caro a oettaM.
E niente, mi piace come parla Di Battista e mi piace Civati, ecco, sto in questa nassa qua.