Unbreathable by Hafsah Laziaf

Creato il 14 novembre 2013 da Anncleire @anncleire

I want to freeze in the middle of our empty planet and disappear into the endless darkness above me, into the stars forever staring at me. Because what reason is there? I’ve lived a life of nothing for so long.

“Unbreathable” è uno di quei libri che nasce dal nulla, ma che volevo leggere fin dalla prima volta che ne ho sentito parlare. Soprattutto perché a scriverlo è una ragazza ventenne, Hafsah Laziaf, una blogger, del blog Icey Books, e perché la trama mi ha colpito subito, per essere uno sci-fi con un tocco in più, young adult, con una impronta super moderna. Quando qualche tempo fa su Twitter Hafsah mi ha chiesto se volevo leggere e recensire la sua piccola creatura non ho potuto proprio nascondere il mio entusiasmo, morivo dalla voglia di leggerlo. E ho scoperto che il libro è anche

meglio di quello che immaginavo, perché questo libro è fenomenale.

Centocinquanta anni fa, la Terra è stata distrutta, e gli umani sopravvissuti sono scappati sul pianeta rosso e polveroso di Jutaire, dove il solo ossigeno viene prodotto artificialmente, il cibo è scarso e la morte colpisce spesso. Quando il padre di Lissa scopre che la Terra esiste ancora, lei inala accidentalmente l’aria tossica di Jutaire e in un respiro scopre di non essere proprio umana.

Il padre viene impiccato per la sua scoperta e Lissa sa che i Chancellors verranno a prenderla, perché anche lei quella notte ha visto la Terra. Con niente da perdere, si prepara a svelare la verità. Non passa molto prima che incontri Julian, un ragazzo bellissimo che può respirare l’aria tossica come lei, e che le mostra che gli Jute, gli abitanti originali del pianeta, sono legati alle loro vite più di quello che possono immaginare.

Ma i Chancellors sono solo le pedine di un gioco più grande, uno in cui gli Jute vogliono controllare tutto. Peggio, gli Jute stanno organizzando un viaggio per lasciare Jutaire e andare sulla Terra, ma per raggiungerla hanno bisogno di Lissa. E non si fermeranno di fronte a niente finché Lissa non è nelle loro grinfie, anche se devono uccidere ogni umano nel processo. La corsa per la Terra è iniziata.

Non so se sarò in grado di scrivere una recensione decente, non so se in qualche modo assurdo riuscirò ad esprimere tutti i miei pensieri su una storia che è ben congeniata e scritta in un modo così assolutamente speciale e unico, che non ho potuto far altro che sommergere Twitter con le mie citazioni. Questo perché la Laziaf ha una capacità descrittiva rara da trovare in una ragazza così giovane e alla prima esperienza, con una maturità e dei pensieri in cui mi sono profondamente riconosciuta. È Lissa che racconta la storia in prima persona, è con lei che viviamo l’incertezza della morte del padre, lo scoprire che non è come gli altri e intraprendiamo un viaggio oscuro e pericoloso attraverso Jutaire. Il pianeta che ospita gli umani non è molto ospitale, l’aria irrespirabile, la pioggia acida, la razza che vi abita crudele e inarrestabile un mondo duro dove:

food is scarce, rain is deadly, and life is bleak.” Ogni passo è pericoloso, aspettano solo di beccarti con i piedi in fallo, ma Lissa ha sempre vissuto una vita riservata, sommersa dai libri e dalle premure del padre che le ha insegnato molte cose tranne le più fondamentali. Ma quando si ritrova da sola, in pericolo, completamente in balia degli eventi incontra delle persone che cambieranno completamente la sua prospettiva sul mondo come lo aveva visto in quel momento. Da ragazzina spaventata si trasforma in una guerriera, impara come mettersi in gioco e come non restare vittima delle intenzioni degli altri e si fa carico di problemi che sono molto più grandi di lei. Una idealista, una che non crede alla violenza gratuita, che vorrebbe salvare il mondo, altruista, generosa e in qualche modo passionale, una che non si lascia fermare da una ferita pur di salvare le persone che ama, una ragazza che nonostante sia visceralmente legata al desiderio di andare sulla Terra non manda tutto all’aria, una ragazza che fino a quel momento, come tutti gli altri non ha mai compreso che ci fosse un modo per farsi valere:

They live because there is nothing else for them to do. For them, this night is another and tomorrow will bring a day like any other. That’s the despicable way I was for seventeen years. Existing without living.

Lissa è una ragazza molto riflessiva che rimugina spesso su quello che prova, su come agisce, su come potrebbe cambiare le cose. Non è impulsiva, anche se poi il cuore prevale su tutto. E in questo l’incontro con Julian è decisivo, determinante.

“Long. Lithe. His hair is a jagged mess of darkness atop his head.” Così appare a Lissa il primo momento, solo dopo scopriamo i suoi incredibili occhi azzurri, la sua tenerezza, la sua combattività, il suo essere incredibilmente forte e coraggioso. Un ragazzo che non si lascia fermare da niente, che nonostante sia trattato come uno degli ultimi ha più capacità di qualsiasi altro. Un personaggio complesso e affascinante, ricco di cose da dire e dalle mille sfaccettature che lo rendono subito un ragazzo da amare. Non è solo un bel faccino, anzi, spesso ci si ritrova a non condividere il corso delle sue azioni, imperfetto, ma totalmente scusabile, soprattutto in un mondo fragile e insicuro.

Il corollario dei personaggi secondari è molto vasto e tutti funzionali alla storia, non ci sono pesi morti nella narrazione e anzi si rimane sempre sospesi quando ne compare uno. Da Rowan, alla Queen Rhea, la regina degli Jute, da Eli a Mia, passando per Dena, ma sicuramente il mio preferito resta Slate. Lo adorato dal primo momento, per la sua sincerità, il suo sguardo dolce, i suoi modi gentili, e quel dolore che si è portato dietro per anni. Tutti hanno qualcosa da aggiungere ad una trama assolutamente impeccabile.

Le atmosfere sono descritte in maniera incredibile, sia quelle nel mezzo del palazzo della Regina, sia quelle per i quartieri abitati dai terrestri. Il cielo stellato, che Lissa guarda spesso e la Terra, che rappresenta la speranza ultima per tutti, ha un fascino e un simbolismo che non ci si sarebbe mai aspettati.

Il particolare da non dimenticare? Una collana con un ciondolo di smeraldo…

Uscito il 29 ottobre, autopubblicato dalla stessa Laziaf, il libro è una storia di speranza, di azione e di riflessione sui valori veri della vita, quelli imprescindibili a cui non si può rinunciare in un tempo di crisi sia spirituale che sociale. Scritto divinamente, ben strutturato e portato avanti, ha una trama che regge e un tessuto scientifico verosimile e allo stesso azzardato, che lo fa entrare di diritto tra i miei preferiti di quest’anno. Nasce come uno stand alone, ma sto già implorando Hafsah per un sequel più che necessario, dopo la fine. Date una chance a questo libro, non ve ne pentirete.

Buona lettura guys!

Ringrazio immensamente Hafsah Laziaf per avermi concesso la magnifica opportunità di leggere il libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione. Davvero grazie!

Volete sapere qualcosa di Hafsah Laziaf?

È nata sulla costa orientale degli Stati Uniti in una caldo giorno d’estate del 1993, cresciuta sulla costa occidentale ora è nel mezzo – in Texas – con più libri di quelli che può leggere. È il designer dietro IceyDesigns e la blogger di IceyBooks.

UNBREATHABLE è il suo romanzo di debutto.

Dove trovarla:

Blog | Twitter | Facebook | Goodreads | Website

Lo avevo già postato, ma lo trovo favoloso, il book trailer:


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